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    Cultura e Spettacoli
    2 Novembre 2011
    A Borgata Aurelia le detenute si confrontano con Sciascia

    CIVITAVECCHIA – Si intitola “Siamo tutti emigranti” lo spettacolo teatrale – liberamente adattato al racconto di Leonardo Sciascia “Il lungo viaggio” – che le detenute della sezione femminile del carcere di Civitavecchia hanno messo in scena nei giorni scorsi. “Siamo tutti emigranti” il secondo appuntamento – dopo lo spettacolo delle sezioni maschili “Tango della gelosia” liberamente ispirato all’Otello di Shakespeare – del Progetto di Educazione Permanente, realizzato dai detenuti dall’Associazione “Sangue Giusto”, finanziato dall’Assessorato alle Politiche della Scuola della Provincia di Roma e fortemente voluto dal Garante dei detenuti della Regione Lazio Angiolo Marroni e dalla direzione della Casa Circondariale di Civitavecchia. “Siamo tutti emigranti” è uno spettacolo che, attraverso i canti e le parole delle detenute in maggioranza straniere, racconta il peso che l’emigrante porta con sé. Nelle notti di viaggio sulla barca degli scafisti le  detenute/emigranti raccontano la famiglia, le preghiere, le feste e le speranze nei canti della tradizione di Marocco, Brasile, Russia, Perù, Nigeria, Tunisia, Italia e del popolo Rom. «Un’esperienza di grande coinvolgimento – ha detto il Garante dei detenuti Angiolo Marroni – non solo per le detenute, ma anche per tutti coloro che hanno assistito allo spettacolo, compresi gli studenti delle scuole di Civitavecchia, invitati ad assistere ad uno spettacolo che ha dimostrato come l’immigrazione porti con sé anche tesori di conoscenza che possono anche arricchire. Le voci, le parole e le musiche delle detenute ci hanno ricordato che siamo tutti uguali e, per la durata dello spettacolo, sono state capaci di abbattere ogni confine, compreso quello che separa un detenuto da un cittadino libero». Il Garante si è detto «molto soddisfatto» della circostanza che, attorno a questi spettacoli, sia nata una stretta collaborazione tra Provincia di Roma, Garante, direzione del carcere e società civile, espressione concreta di un lavoro in rete che quando svolto con attenzione porta a frutti concreti. Prossimamente le foto degli spettacoli e i quadri realizzati dai detenuti dal laboratorio di pittura saranno esposti a Civitavecchia in una mostra di beneficenza.