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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    A Macchiatonda un sentiero sensoriale per ciechi

    SANTA MARINELLA – Nell’anno dedicato alla biodiversità, il 2010, giungono buone notizie per la Riserva naturale di Macchiatonda dalla Fondazione Ca.Ri.Civ. L’area protetta regionale, gestita dal Comune di Santa Marinella, tutela una zona umida a sud del castello di Santa Severa. Nell’area, nota come zona di sosta e svernamento di avifauna migratoria, sono presenti habitat, quali stagni e prati salmastri e bosco di olmo e alloro, che ne hanno determinato l’inserimento in Rete Natura 2000, il sistema continentale di conservazione della natura derivato dalle direttive comunitarie 92/43 ‘‘Habitat’’ e 79/409 ‘‘Uccelli’’ che sono i fondamenti dei principi normativi attraverso i quali gli stati membri della Comunità Europea uniformano le proprie politiche di conservazione degli ecosistemi. Le aree protette, oltre a gestire gli habitat evitandone degrado e distruzione, hanno tra le finalità istitutive anche la fruizione pubblica, volta a divulgare le valenze ecologiche e paesaggistiche presenti, attraverso la strutturazione di sentieri specifici atti ad accogliere persone con particolari disagi motori o visivi. Per questo motivo, in ambito Bando Ca.Ri.Civ. 2009 è stato presentato un progetto volto al miglioramento di un sentiero sensoriale per non vedenti che prevede l’istallazione su sentiero preesistente di nuove stazioni tematiche realizzate mediante strutture tattili con testi in braille e bassorilievi con elementi naturalistici vegetali e faunistici. La Fondazione ha di recente comunicato di aver concesso un contributo di 7.000 € per la realizzazione della struttura. Della cosa si ritiene soddisfatto il Sindaco di Santa Marinella Roberto Bacheca rappresentante legale dell’Ente di gestione della Riserva: «Voglio ringraziare a nome dell’Amministrazione comunale la Fondazione Ca.Ri.Civ. ed il presidente Cacciaglia per la sensibilità dimostrata nel condividere la nostra iniziativa volta a favorire l’accesso alla Riserva naturale a persone non vedenti. Credo sia importante, quando possibile, dedicare risorse e strutture a quelle classi sociali con disagi fisici che, soprattutto nelle città hanno a loro disposizione sempre meno spazi attrezzati dedicati».