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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Accoltellò un minore: condannato a 8 anni e 6 mesi

    CIVITAVECCHIA – Pesante condanna in primo grado per Fatmir Prendi, il 27enne albanese arrestato dagli agenti del commissariato di Polizia e dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Roma nella notte tra il 13 ed il 14 agosto dello scorso anno, colpevole di tentato omicidio. L’albanese, a seguito di una banale lite tra ragazzini al Pirgo, nei pressi di un locale notturno, si sarebbe scontrato con un giovane civitavecchiese, all’epoca minorenne, M.P. le sue iniziali. Estratto un coltello di 25 centimentri, di cui ben 9 di lama, lo colpì all’addome, ferendolo. Per il minorenne la corsa al pronto soccorso del San Paolo, con il ricovero per diversi giorni in terapia intensiva. Immediatamente partì la caccia all’aggressore, trovato poco dopo nascosto in casa ed arrestato per tentato omicidio e per possesso illegale di armi. 
    Oggi la sentenza, con il ragazzo condannato a 8 anni e mezzo di reclusione. Nel corso dell’udienza il pm Edmondo de Gregorio aveva chiesto per lui 8 anni, ribadendo le accuse per il 27enne albanese. Il difensore Giovanni Livio Sammatrice, invece, aveva avanzato ai giudici la richiesta di assoluzione per il proprio assistito, o comunque il minimo della pena e la modifica della misura cautelare. L’avvocato del foro di Roma aveva anche tentato la strada della derubricazione del reato da tentato omicidio a lesioni, con richiesta di concessione delle attenuanti genenriche, appellandosi alla provocazione come motivo della reazione del ragazzo e alla legittima difesa per spiegare l’aggressione messa in atto in quella terribile serata sul lungomare, davanti agli occhi di diversi ragazzi.
    Tutte le richieste della difesa sono state però respinte, con il collegio presieduto dal giudice Maria Paola Tomaselli e composto dai giudici De Benedictis e Di Zenzo, che lo ha condannato a 8 anni e 6 mesi.
    Soddisfatta l’avvocato Ivana Manni, legale della vittima che si era costituito parte civile nel processo: i giudici hanno stabilito anche che il risarcimento danni per il ragazzino sarà da liquidarsi in separata sede.