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    Politica
    2 Novembre 2011
    Accordi Enel non rispettati, Tidei scrive ai Sindaci

    CIVITAVECCHIA – Ha scritto ai Sindaci di Civitavecchia, Tolfa, Allumiere e Santa Marinella e all’amministratore delegato di Enel il parlamentare del Pd Pietro Tidei, sollecitando il rispetto degli impegni previsti negli accordi e negli atti relativi alla trasformazione della centrale Enel di Torrevaldaliga Nord da olio combustibile a carbone. “impegni – ha spiegato – molti dei quali non sono stati ancora mantenuti. Ad esempio, contemporaneamente all’entrata in funzione dei gruppi a carbone, Enel avrebbe dovuto realizzare un bosco di 40 ettari previa bonifica del sito dove era alloggiato il “parco nafta”. I gruppi sono entrati in funzione, il carbone brucia ma del bosco nessuna traccia. Addirittura incredibile la recente posizione del Sindaco di Civitavecchia di spostare il suddetto bosco in territorio di Allumiere. Visto che c’era poteva spostarlo sulle Alpi”. Un altro caso riguarda il tavolo della salute che si erano impegnati a convocare sia il governo sia la Regione Lazio “per monitorare costantemente le emissioni e soprattutto – ha spiegato – per assumere tutte quelle iniziative tese ad una prevenzione e protezione dagli effetti dell’inquinamento. L’Osservatorio Ambientale appositamente costituito insieme ad altri strumenti avrebbe dovuto costituire il mezzo più idoneo per la tutela della salute della popolazione locale. Il tavolo della salute non si è mai riunito, gli organi Istituzionali (Regione, Provincia e Governo) non sono mai stati convocati, alla faccia degli impegni assunti. Lo stesso Governo di allora e il Presidente della Regione Lazio di allora si erano impegnati anche a costituire contemporaneamente il tavolo del lavoro e dello sviluppo. I Sindaci di allora ricorderanno che si doveva costituire questo tavolo sul quale sarebbero dovuti confluire progetti e finanziamenti statali da parte della Regione, della Provincia ed di Enel tesi allo sviluppo del territorio e all’occupazione che così veniva indennizzato di una servitù gravante su di esso da oltre 60 anni. Ma anche di questo tavolo non si è vista neanche l’ombra”. Il parlamentare Pietro Tidei afferma quindi di non capire “il perché di tanta sciatteria, pressapochismo e di inezia soprattutto – ha aggiunto – in un momento particolare come questo dove la crisi economica si fa sentire attraverso una disoccupazione giovanile e non, senza precedenti”.