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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    Acqua, il dramma passa da Fiumaretta

    CIVITAVECCHIA – Da San Liborio a via Tarquinia, da via Terme di Traiano alta e traverse fino all’intersezione con via Cardarelli. E poi ancora via Guastatori del Genio, via Fratelli Rosselli, via del Casaletto Rosso, via dei Platani, Boccelle Alta, via D’Avenia e zone limitrofe. Tutte aree accomunate dallo stesso gravissimo problema: non c’è acqua nelle case. L’ufficio Acquedotto del Comune si limita a prenderne atto, liquidando il problema con una semplice comunicazione fornita agli organi di informazione. D’altronde, un consistente definanziamento del settore idrico, ormai accertato, poco incide su un assessorato che ha tra i suoi compiti quello delle Manutenzioni, non certo le faccende di bilancio. Eppure quando si scrive Fiumaretta si legge Comune e quindi amministrazione comunale e una maggiore incisività apparirebbe il minimo. Cittadini costretti a recarsi con le taniche alle fontane, il classico scenario da terzo mondo, del quale tuttavia si fatica anche a scrivere in una città che in campagna elettorale, secondo Moscherini sarebbe arrivata in Europa. Da domani sarà anche peggio. Il Siit, uno dei fornitori di acqua potabile, ha infatti comunicato che a causa di lavori urgenti di riparazione sulla condotta idrica per Tarquinia, interromperà il normale flusso d’acqua a partire dalle 8 fino al termine dei lavori. E il Pincio già pronostica disagi nella zona di Aurelia, Pantano, Sant’Agostino, Santa Lucia e altre zone. Una situazione che ricorda tanto quella dello scorso mese: la zona nord in ginocchio per l’inquinamento dell’acqua e l’Acea, candidata ad ottenere la gestione dell’intero sistema idrico, che come se nulla fosse interruppe il flusso per delle riparazioni «già messe in contro prima», giustificarono candidamente l’assessore Campidonico e il suo staff. Ora tocca al Siit assicurare un disservizio, quando già la città soffre per via della riduzione di portate del Mignone. Un modo singolare di gestire le cose a Fiumaretta, che ricorda molto il «tanto peggio, tanto meglio» di cui Moscherini spesso parla nelle sue conferenze stampa. Però il Sindaco ci pensa e alla gente fa sapere che sono in arrivo le fatture per l’acqua consumata dalle utenze private . Ma non saranno fatture normali: chi ha subito disservizi idrici avrà uno scorporo dal pagamento. E la gente è grata, poiché ad occhio e croce visti i disservizi prodotti dal Comune, il risparmio sarà notevole, tanto da consentire ai cittadini di investire nell’acquisto di acqua minerale. E non è escluso che accada, visto che ormai la si usa anche per lavarsi.