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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    Acqua pubblica, il consiglio comunale dice no

    CONSIGLIOdi SONIA BERTINO

    CIVITAVECCHIA – Consiglio comunale effervescente quello che si è tenuto questa mattina presso l’aula Pucci del Comune di Civitavecchia.
    Gli animi dei partecipanti alla assise si sono surriscaldati già all’apertura del consiglio con la richiesta da parte del consigliere dei Verdi, Alessandro Manuedda d’iniziare la seduta con la mozione sulla discarica ad Allumiere. Richiesta boicottata dai consiglieri firmatari quella sui servizi idrici della città tra cui figurano Gianfranco Iacomelli, Marietta Tidei, Alessio Gatti e Vittorio Petrelli: «La problematica concernente l’acqua fu trattata tre anni fa in un consiglio aperto – come ha dichiarato il consigliere Mauro Guerrini – poi più nulla fino ad oggi. Quindi ritengo si tratti di un problema della massima urgenza».
    Tema ‘‘infuocato’’ quello dell’acqua che anziché far sbollire gli animi accaldati di quanti hanno presenziato, ha contribuito ad infervorarli maggiormente.
    Sono state tante le proposte, le dichiarazioni, le idee dei consiglieri firmatari della mozione per far tornare nelle mani dell’Amministrazione comunale la gestione del servizio idrico: «Consigliamo all’amministrazione di far installare dei contatori condominiali» e ancora «di riscuotere le tasse sul servizio controllando che non ci siano più dei morosi» .
    Acqua pubblica, acqua privata: un argomento che ha generato un dibattito molto acceso all’interno del quale è stata ammessa la responsabilità di una cattiva amministrazione del problema da parte degli Enti pubblici: «Il tema acqua è stato già affrontato dalla Giunta Saladini e oggi, proprio come ieri, – ha dichiarato Sandro De Paolis – torna a tenere banco, sebbene possa essere considerato superato in vista dell’imminente referendum ove i cittadini italiani saranno chiamati a votare a favore o contro l’abrogazione del decreto Ronchi».
    Contro la mozione «che presenta degli elementi che non la rendono presentabile in consiglio», è il sindaco Gianni Moscherini: «L’acqua è sempre stato un problema, ha detto bene il consigliere Guerrini. Il problema è che ci sono i difensori delle inefficienze comunali purché rimangano comunali, e ci siamo noi che invece pensiamo che bisogna dare ai cittadini un servizio efficiente, non perdendo 7 milioni all’anno che già perdevamo e che ad oggi stiamo ancora perdendo per inefficienza della nostra gestione. Se – continua Moscherini – per dare efficienza al servizio erogato al cittadino occorre allearsi con qualche privato efficiente che sia in condizione di organizzare meglio le cose si deve fare».
    E dopo queste parole la mozione è stata pesantemente respinta con cinque voti a favore, tredici contrari e sei astenuti. Tra questi ultimi anche uno dei firmatari, Gianfranco Iacomelli: «Subito dopo la presentazione di questa mozione, il 27 gennaio 2010, fu indetto il referendum. Per questo motivo nonostante sia a favore di un servizio pubblico e non privato, mi asterrò dal voto attendendo l’esito».
    Approvato all’unanimità, in assenza di vincoli, il piano di lottizzazione di via Pinelli dove i proprietari degli immobili avevano acconsentito a cedere le loro proprietà al Pincio. Il piano, depositato in Regione il 10 dicembre dopo il voto è entrato in vigore. Evitata la discussione del terzo punto contenuto nell’allegato C ‘‘adeguamento disposizioni in materia di attività commerciali e di pubblici esercizi’’, dopo l’accesa riunione di maggioranza di martedì in cui si è registrato un acceso scontro tra il Sindaco, gli esponenti del settore commercio e alcuni consiglieri, che ha portato all’ennesimo retrofront sugli atti da presentare.