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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Aggrediti fuori della discoteca: feriti due tarquiniesi

    TARQUINIA – Il fatto è accaduto a Viterbo, all’esterno della nota discoteca ‘‘Perfidia’’, ma i soggetti coinvolti sono tutti di Tarquinia. Un ragazzo di 23 anni e una ragazza di 22 sono stati vittime di una violenta aggressione da parte di un giovane, anche lui del comune etrusco, in preda ad una improvvisa ira, forse dovuta ad un attacco di gelosia ed anche all’abuso di alcol. Erano circa le 3 della notte tra sabato e domenica, quando in una delle più ‘‘gettonate’’ discoteche di Viterbo, la 22 enne è stata assalita all’esterno della discoteca e poi aggredita dall’ex fidanzato, 24enne, che ha tentato di strangolarla e gli ha più volte sbattuto la testa contro un’automobile in sosta. La giovane è stata salvata dal provvidenziale intervento del compaesano che però è rimasto vittima di un’ennesima aggressione. Il giovane è stato infatti gravemente malmenato dall’aggressore. Oltre ad aver perso le lenti a contatto, il ragazzo ha anche riportato una lesione di notevole entità all’occhio sinistro. Solo il successivo e corretto intervento di un addetto alla sicurezza del locale ha evitato il peggio, interrompendo il grave pestaggio. L’intera vicenda è stata ricostruita dagli agenti del commissariato di Tarquinia, al quale le due vittime dell’aggressione si sono rivolte per presentare denuncia. L’autore dell’aggressione è stato prontamente identificato dagli agenti del vicequestore aggiunto Riccardo Bartoli, ed è stato così segnalato alla Procura della Repubblica per lesioni e violenza privata. Inoltre sono in corso indagini per ricostruire tutte le azioni poste in essere dallo stesso aggressore, in quanto pare si stia configurando anche l’accusa di stalking ai danni della ragazza aggredita ma anche di altre giovani. In particolare la tarquiniese sarebbe stata oggetto di continue attenzioni da parte dell’ex fidanzato con il quale non stava più da un anno. Nell’ultimo mese le persecuzioni del ragazzo si sarebbero intensificate fino all’estremo gesto di sabato notte.