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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Agraria, al prossimo consiglio il caso Maretour

    TARQUINIA – Consiglio tranquillo e ricco di contenuti quello svoltosi lunedì all’Università Agraria di Tarquinia, aperto dalle comunicazioni del Presidente Alessandro Antonelli, che ha esordito facendo gli auguri ai candidati alle Provinciali Armando Palmini, Renzo Rosati e Giovanni Leoni, nonché a Marco Tosoni candidato alle Regionali, “a dimostrazione – si legge nella nota -della straordinaria qualità politica ed umana dell’attuale consigliatura, proseguendo poi informando sullo stato di avanzamento del contenzioso dell’Ente”. Tema centrale della serata, l’approvazione del Bilancio che come spiega il presidente del Consiglio Daniele Ricci “ha dimostrato la tenuta della attuale maggioranza, un bilancio fortemente politico, con scelte importanti, dai fondi per il completamento dell’Agriturismo, agli investimenti sul patrimonio, dal rinnovo del parco macchine, ai lavori di ristrutturazione del centro socio riabilitativo Capotorti, dalle recinzioni alla viabilità rurale, appare evidente lo sforzo compiuto in questi cinque anni dall’attuale consiglio di amministrazione e dal Presidente Alessandro Antonelli”. Ultimo punto all’ordine del giorno l’approvazione del primo parco Eolico su terreni di demanio collettivo, una sfida lanciata dal consiglio in tema di rinnovabili che si affianca a quanto già fatto per il fotovoltaico”. “Si conferma l’Università Agraria quale motore di innovazione sui terreni di demanio collettivo – aggiunge Ricci – il costante collegamento con la Regione Lazio ci ha permesso di lanciare sfide nuove sulla gestione della Proprietà Collettiva”. Già preannunciato un imminente prossimo Consiglio. “Grazie al lavoro instancabile di tecnici e professionisti e alla spinta del presidente Alessandro Antonelli e della sua Giunta – conclude Ricci – arriverà prossimamente in consiglio la proposta transattiva sulla gestione del campeggio con la società Maretour. Accordo che ha due meriti assoluti: chiudere una vicenda che dura da oltre un decennio e ha di fatto danneggiato una struttura di straordinaria importanza per l’Ente e tacitare le illazioni dei soliti noti che volevano il campeggio oggetto di permute nobiliari, come sempre miseramente smentiti”.