TARQUINIA – Prosegue la polemica tra schieramenti in seno all’Università Agraria. Dopo l’intervento di Annarita De Alessandris (Pdl) trona a predere la parola il centrosinistra. «Il Pdl all’Università Agraria non è nemmeno più alla frutta è ormai arrivato all’erba medica», dice Alberto Blasi, capogruppo PD che parla della De Alessandris come di una «novella Cleopatra alza il polverone citando la storia latina». «Ma quali ‘‘dividi et impera’’ – dice Blasi – risulta complicato separare ciò che è già dilaniato in lotte intestine, implicita l’ammissione della De Alessandris sulla natura degli anonimi utenti, non smentendo ammette che la serpe è in seno. Che non abbiano sentore di ciò che amministrano è dimostrato dalle impalcature già montate presso la Caserma dei Carabinieri già in via di ristrutturazione senza aver venduto un metro quadrato». Sull’argomento interviene anche l’assessore Gino Stella: «Siamo seri, avere lestre disponibili sacrificando piccole porzioni irrigue significa abbattere costi, aumentando la produzione di foraggio, disponendo di pascoli immediati, questa è la nostra soluzione al problema». «Sono contento che la De Alessandris continui ad esternare il suo pensiero, così i cittadini capiscono ancor meglio il pericolo scampato – commenta il consigliere Daniele Ricci (nella foto in alto) – Scaricare le proprie manchevolezze sui dipendenti mettendo in dubbio le relazioni predisposte dagli uffici sono colpi di coda di chi sa di aver torto. Proviamo a rispiegarlo: vendere per ricomprare significa incrementare la terra di tutti».
Cronaca
2 Novembre 2011
Agraria, levata di scudi contro la De Alessandris