LADISPOLI – Il 2 febbraio 2010 si è tenuto presso l’Istituto Comprensivo “Don Milani” un miniconvegno dedicato all’ambiente: “Energie a confronto … e in circolo” realizzato in collaborazione con Scuolambiente. L’incontro, che ha visto molti relatori fra cui anche due studentesse della scuola, Sabrina Tozzi e Irene Orchi della 3S, che hanno raccontato cosa avvenne nella centrale di Cernobyl, ha avuto il suo clou nell’intervento del’on. Filiberto Zaratti, assessore all’Ambiente della Regione Lazio, e nelle sue risposte alle domande degli oltre 250 studenti presenti. L’on. Zaratti si è espresso nettamente contro la costruzioni di nuove centrali nucleari. Rispondendo ad una precisa domanda, l’assessore ha infatti spiegato che la vicinanza ai confini italiani delle centrali francesi non può essere un motivo per costruirle anche noi, anzi lo smantellamento di quelle tedesche deve essere un invito alla Francia ad eliminare questo pericolo. L’onorevole ha poi portato l’attenzione su un piano particolare: ha fatto notare cioè che giustamente le energie alternative possono definirsi “energie di pace” perché se petrolio e nucleare provocano guerre fra governi per accaparrarsi i “combustibili” a basso prezzo necessari per far funzionare le centrali, le energie alternative recuperano in loco la fonte del loro funzionamento (vento, sole eccetera) senza provocare tensioni e conflitti fra Paesi. “Inoltre – ha detto Zaratti – la costruzione delle centrali nucleari mettono in moto investimenti che coinvolgono poche società, molto potenti e con interessi molto forti e difficilmente controllabili, mentre ad esempio l’installazione di pannelli fotovoltaici provoca l’incremento di una piccola e media imprenditoria diffusa sul territorio: invece di far guadagnare molto poche persone, fa guadagnare un poco tante persone. In ogni caso qualunque centrale nucleare sarà costruita, questa avrà sempre il problema, ancora irrisolto, dello stoccaggio delle scorie radioattive. Senza contare che l’Italia non ha il know how necessario per la costruzione e quindi dovrà rivolgersi e pagare enti stranieri che hanno proseguito la ricerca e la costruzione delle centrali nucleari. Certamente se fosse possibile realizzare una centrale a fusione, il problema delle scorie non esisterebbe, ma ancora oggi, dopo anni di ricerche, ancora non si è riusciti a controllare la fusione nucleare (l’immenso calore prodotto in una centrale a fusione non è ancora contenibile da alcuna parete) e sono ancora in alto mare gli studi sulla “fusione fredda”. Tuttavia – ha concluso Zaratti -, non bisogna ascoltare solo una voce, ed ha suggerito alla Scuola di organizzare un dibattito pubblico fra due esperti che abbiano diversi punti di vista sulla questione”. Il miniconvegno ha avuto la collaborazione dell’Associazione “PALOCCO PER KYOTO” con la dottoressa Denise Lancia e l’Associazione “L’AGONE NUOVO” con il dottor Giovanni Furgiuele. Ospiti gli assessori alla pubblica istruzione, dottor Giuseppe Zito, ed il vicesindaco e assessore alla cultura, dottor Alessio Pascucci.
Cronaca
2 Novembre 2011
Al Don Milani un miniconvegno dedicato all'ambiente