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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Al Piano il ‘‘mercato umano’’ di extracomunitari

    RACCOLTATARQUINIA – La mattina di buon’ora si alzano ed escono dai rispettivi alloggi di fortuna (perlopiù casali abbandonati) per ritrovarsi tutti insieme in località ‘‘Il Piano’’. Un rituale, che soprattutto con il sopraggiungere della stagione estiva, si ripete con regolarità ogni mattina e soprattutto con un vistoso aumento di extracomunitari più o meno giovani e più o meno regolari in cerca di un’occupazione. Sarebbe un vero e proprio mercato umano dedito allo sfruttamento del lavoro nero dei clandestini, quello che si starebbe radicando nella cittadina etrusca. Il ‘‘movimento’’ vedrebbe protagonisti diversi imprenditori agricoli locali che all’alba si recherebbero nella zona bassa di Tarquinia, appena sotto il centro storico, per ‘‘scegliersi’’ la manodopera in base a criteri quali le prestazioni fisiche, l’età e le capacità. Un vero e proprio ‘‘mercato di reclutamento’’, che però non è  passato inosservato all’occhio vigile dei carabinieri di Tarquinia, diretti dal comandante Stefano Girelli, che stamattina hanno fatto irruzione nella zona. Il sospetto iniziale era quello di un possibile caporalato, uno straniero cioè, che sfruttasse gli altri extracomunitari smistandoli per le varie campagne. E invece è arrivata la triste sorpresa che ad occuparsi del ‘‘reclutamento’’ dei clandestini per le varie località agricole della città etrusca sarebbero gli stessi imprenditori agricoli di Tarquinia che vanno sul posto a scegliersi il personale. I militari della locale stazione hanno già individuato diversi agricoltori e adesso promettono controlli serrati e a tappeto in tutte le campagne del territorio. Gli imprenditori agricoli, se colti in flagrante durante la giornata lavorativa, rischiano di incorrere nell’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nonché di sfruttamento del lavoro nero. Intanto, nel blitz di oggi, molti stranieri sono riusciti a defilarsi mentre sono stati fermati tre extracomunitari. Uno di loro è stato tratto in arresto per inottemperanza alla legge Bossi-Fini. Gli altri due, già arrestati in precedenza, sono stati denunciati e per loro saranno avviate le pratiche per l’espulsione. Tutti e tre, peraltro, sono stati denunciati per false generalità fornite al momento del controllo dei militari e rapidamente emerse a seguito delle operazioni di fotosegnalamento. Il giro di vite dei carabinieri inizierà da subito e per gli agricoltori più furbi, che tentano cioè di risparmiare sulla manodopera, si avvicinano tempi duri.