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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Alla De Carolis anche donne e bambini

    CIVITAVECCHIA – Non ha voluto chiarire quello che sarà il futuro della De Carolis il ministro Maroni, sottolineando che «il futuro è sulle ginocchia di Giove». Ma ha colto l’occasione per ringraziare Civitavecchia per la disponibilità sul tema dell’immigrazione. «In un momento difficile – ha spiegato – ha saputo mostrare solidarietà e civiltà, per risolvere un problema serio come quello della pressione di un flusso migratorio concentrato in poche settimane. E’ un impegno che va preso a modello, va valorizzato». Ed è stato il sindaco Moscherini a spiegare poi che «al momento non si è affatto deciso di far diventare la caserma De Carolis un centro permanente perché – ha chiarito – la nostra intenzione è sempre quella del social housing nella struttura. Ma è chiaro che siamo disponibili a collaborare con il ministero degli interni sull’emergenza immigrazione, come abbiamo fatto e come stiamo facendo ancora oggi. Abbiamo deciso per il momento che in città potranno arrivare solo i richiedenti asilo politico. In ogni caso questi ospiti possono restare per un periodo definito, per poi essere smistati altrove. Ringrazio la Regione Lazio per aver scelto di premiare la città con un’opera pubblica di cui discuteremo in consiglio comunale: lo stesso cercheremo di fare con il Governo, per avere qualche attenzione in più rispetto ai problemi del territorio, proprio in virtù del nostro comportamento e di quello di tutti i cittadini». Intanto martedì sera alla De Carolis sono arrivati altri 136 migranti provenienti da vari paesi dell’Africa sub-sahariana: tra loro ci sono anche 69 donne, 67 uomini e 9 minori, comunque tutti accompagnati, quindi senza esigenza di essere seguiti dai Servizi Sociali. Forse a causa di una mancata informazione tempestiva, Civitavecchia non è stata pronta, all’istante, ad accogliere al meglio i bambini; mancavano infatti pannolini e latte. Situazione a cui hanno provveduto l’assessore Andrea Pierfederici e la Protezione Civile locale, riuscendo ad avere anche giocattoli donati da un negozio cittadino. E’ stato poi l’assessore a sollecitare la Regione Lazio ad un interesse maggiore per garantire migliori standard igienico sanitari, pensando proprio all’installazione di un posto di primo soccorso oggi assente. E se Fiamma Tricolare lancia l’allarme rom alla De Carolis, smentito dal Pincio, è il Pd a chiedere che sul futuro della struttura sia interessato il consiglio comunale.