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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Alloggi Ater: accertamenti della Finanza

    TARQUINIA – Redditi decurtati, o addirittura azzerati. Nuclei famigliari gonfiati da 3 a 5 componenti. Casi di invalidità schizzati a percentuali massime, anche del 100%, pur mantenendo licenze garantite solo ai cosiddetti normodotati come per esempio la patente di guida. Questi ed altri, gli ‘‘stratagemmi’’ ai quali sarebbero ricorsi 29 dei 35 tarquiniesi assegnatari delle case popolari di via Giovanni XXIII a Tarquinia, nel quartiere periferico del Peep. A rilevare le ‘‘irregolarità’’ mediante precisi riscontri documentati è stata la Guardia di Finanza che nei giorni scorsi ha avviato una serie di accertamenti incrociati sulle autocertificazioni presentate dai tarquiniesi per accedere alla graduatoria stilata a seguito del bando pubblico che ha portato il Comune di Tarquinia a consegnare le chiavi delle nuove abitazioni attese da decenni da moltissimi cittadini poco abbienti. Gli ‘’abusivi’’, che rappresentano addirittura l’80% dei beneficiari, saranno denunciati alla Procura della Repubblica.Un vero e proprio terremoto si abbatte dunque sull’intero meccanismo di assegnazione degli alloggi, che smaschera un raggiro da parte di alcuni ‘‘furbi’’ i quali, pur di guadagnare qualche punto in più per avanzare nella graduatoria generale, avrebbero presentato autocertificazioni gonfiate o addirittura false. Ma non sarebbe finita qui. In base ai controlli in atto da parte degli organi competenti sarebbe emersa una strana coincidenza tra i nomi delle famiglie assegnatarie degli alloggi Ater e i nomi di alcuni scrutatori che peraltro sembrano perpetuarsi ad ogni apertura di seggio. Stando così le cose, l’assegnazione delle case popolari, accelerata dall’amministrazione Mazzola a vantaggio dei cittadini, rischia così di trasformarsi in un boomerang. Da capire a questo punto cosa accadrà e soprattutto se è ravvisabile una qualche responsabilità degli uffici comunali in virtù del principio di ‘’culpa in vigilando’’ forse difficile da delineare in caso di autocertificazioni delle famiglie. La questione, potrebbe anche trasformarsi in un caso politico, mettendo in difficoltà il sindaco Mazzola. (Ale.Ro.)