di ROMINA MOSCONI
ALLUMIERE – Dopo una momentanea pace torna il malcontento in Agraria. Ad alzare la voce sono tutti i consiglieri di opposizone del Pdl, della Rete Socialista e di Rifondazione che criticano le ‘‘bugie del vice presidente Pasquini’’ sull’uso civico, la legna da vendere e le alienazioni. La minoranza agraria va giù duro: «Il metodo ingannevole degli amministratori riporta alla memoria Totò e Peppino quando vendevano la Fontana di Trevi. Pensano di irretire i cittadini e di trovare consensi nell’elettorato, facendo dichiarazioni ingannevoli. Chi non è a conoscenza del metodo legale che vede l’affrancazione del terreno occupato pensa di aver risparmiato l’onorario del notaio ma non sa che le delibere di giunta sono atti pubblici e già registrati e quindi non è necessario l’intervento del legale, così come è previsto dalla legge regionale, per cui non c’è nessun risparmio». La minoranza prosegue così: «Pasquini e i suoi hanno fatto credere che per ricevere la legna basterà prenotare e in poco tempo si riceverà la legna da ardere: ma questa non potrà essere consegnata a breve dato che il bando per il taglio è stato vinto da pochi giorni dalla ditta esecutrice dei lavori e conseguentemente, la legna da ardere è ancora in pianta. Il prezzo di vendita della legna sarà superiore di almeno 50 centesimi al quintale. Si dichiarano contrari alle Zps, ma accettano finanziamenti compensativi per il territorio. Gli allumieraschi come potranno sottrarsi a coloro che amministrano a tutti costi e mentono sulle motivazioni che li porta a fare politica? Invitiamo gli elettori a riflettere su quanto accaduto finora e a tirare le somme prima di entrare in cabina». Pronta la risposta di Pasquini: «Difficile capire se mentono con ignoranza o è il loro modo di fare politica dicendo il falso. Per la legna da uso civico, li invito a leggere gli avvisi pubblici affissi in paese dove si legge che dal 24 febbraio dalle 9.30 alle 12.30 si può prenotare la legna a €. 6,50 al quintale (compresa l’IVA) e cioè allo stesso prezzo dello scorso anno. Alle Cesi la legna è parzialmente tagliata e nei prossimi giorni si procederà all’esbosco e alla consegna. Noto il mescolare tra “legittimazione” ed “alienazione” con la bugia che le delibere di giunta sono atti pubblici già registrati. La conquista nell’interesse degli utenti, riguarda le legittimazioni (art.9 L.1766/27), e non le alienazioni; la determinazione della Regione Lazio ha chiarito il 30 novembre come procedere alla registrazione e trascrizione e la nostra amministrazione, con delibera del 29 gennaio scorso, ha decretato l’abbandono dell’intervento del notaio stabilendo una quota unica come imborso spese pari a 200 euro. Abbiamo contestato le norme di salvaguardia delle ZPS in sede pubblica, stilando un documento con i comuni di Tolfa e Allumiere congiuntamente con la nostra Agraria e con quella di Tolfa, ma loro che posizione hanno preso? Cosa hanno fatto nell’interesse della collettività, Quali sono i loro progetti per il paese? Auspico un incontro pubblico con i cittadini per illustrare le nostre attività che l’amministrazione sta portando avanti».
Cronaca
2 Novembre 2011
All’Agraria lite sulla legna