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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Alluvione: Mazzola chiede la calamità naturale

    Dopo la tregua dei giorni scorsi torna la paura lungo il litorale. Nuova allerta meteo per i prossimi giorni su tutta la costa tirrenica ormai alle prese con la paura e la conta dei danni.
    La doppia ondata di maltempo della scorsa settimana, che ha provocato l’esondazione dei fiumi Marta, Mignone e Fiora ha infatti causato centinaia di migliaia di euro di danni sia all’agricoltura sia alle strutture commerciali e abitazioni. A Tarquinia lo straripamento del fiume Marta e del Mignone hanno causato molti danni all’agricoltura e al lido. La sede della Protezione civile ha subìto danni per circa 200.000 euro, a causa della mareggiata che ha inghiottito gran parte della recinzione delle Saline. Il vicesindaco Giovanni Serafini ha incontrato oggi gli agricoltori per fare il punto della situazione. Il sindaco Mauro Mazzola, dal canto suo, si è recato in Regione ed ha inoltrato la richiesta di calamità naturale. «Il Marta ha retto nella parte critica dove la realizzazione degli argini è stata determinante – ha ribadito il sindaco Mauro Mazzola – sono però stati inondati i campi agricoli a nord e distrutti molti raccolti di ortaggi. Su questo c’è stato un incontro tra il vice sindaco Serafini e gli stessi operatori del settore per fare una quantificazione dei danni. L’Ardis e la Regione Lazio dal canto loro stanno preventivando una serie di lavori a completamento del progetto di arginatura e pulizia dei nostri due fiumi, con la relativa messa in sicurezza». Proprio oggi sono stati consegnati i lavori alla ditta appaltatrice. Mazzola spiega inoltre che arrivano notizie da Roma in base alle quali l’Ardis, la Regione Lazio e la Protezione Civile stanno accelerando l’iter per il ripascimento delle Saline al Lido. A Montalto di Castro, tra auto sommerse dalle acque, attività commerciali e case rese inagibili, la stima è di diverse centinaia di migliaia di euro. I danni maggiori sono quelli che si sono verificati alla foce del Fiora dove sono state colpite le strutture commerciali. La cittadina chiede un intervento economico concreto e immediato. Oggi pomeriggio si è svolto nella cittadina castrense il vertice sui danni, alla presenza anche dell’assessore regionale Giuseppe Parroncini. Dall’incontro è emerso che ci sono una parte dei fondi per l’arginatura del Fiora già disponibili, ma manca una parte per completare il progetto e che dovrà essere reperita in tempi brevi. «Abbiamo chiesto alla Regione un aiuto economico che dovrà essere erogato in tempi brevi – dice il sindaco Carai- inutile chiedere lo stato di calamità se poi ci voglio 3-4 anni per sapere l’esito, l’intervento deve essere immediato e a favore di quelle persone che hanno subìto danni, per questo l’assessore Parroncini ci ha assicurato che si adopererà presso gli uffici preposti per reperire fondi di somma urgenza. Sul fronte dei lavori sappiamo che ci sono a disposizione 8 milioni di euro ma ne mancano ancora 3,5 per realizzare il progetto completo anche in questo caso c’è l’impegno dell’assessore regionale di verificare la possibilità di trovare il finanziamento restante». Giovedì incontro a Roma anche con la Prociv. Carai inoltre incontrerà il direttore della diga di Vulci per concordare in futuro i tempi di apertura delle paratie per dare modo di mettere in sicurezza la zona e le persone.
    Ale.Ro.