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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Anche le donne del Pd di S. Marinella alla manifestazione a Roma

    SANTA MARINELLA – La sezione locale del Pd, interviene sulla manifestazione tenutasi a Roma a favore delle donne. In quella occasione è stata indetta la prima Conferenza Nazionale delle Donne. “Due giorni, dove si è discusso di libertà, solidarietà, eguaglianza, democrazia, laicità, welfare e pari opportunità, che dovrebbero essere le parole chiave del nostro vocabolario politico – dice la responsabile del team comunicazione del Pd di Santa Marinella Luisa Miulli – sono parole piene di storia, ma ancora portatrici di un futuro diverso per un paese che appare sempre più bloccato, un paese diviso tra nord e sud, tra vecchi e giovani, un paese in cui è necessario definire un nostro ruolo. Il Global Gender Gap Report ci colloca al 74° posto in una lista di 114 paesi per condizione di arretratezza e disuguaglianza delle donne. Basta citare tre dati: tasso di occupazione femminile fermo al 45% , una rappresentanza parlamentare intorno al 20%, un indice di natalità pari a 1,4 per donna. Ma non c’è una debolezza delle donne in questo bensì il mancato riconoscimento del contributo che le donne portano alla vita pubblica e privata, un vero e proprio debito dello stato che si traduce nell’arretratezza e nell’insufficienza delle strutture di Welfare, nella disparità dei redditi e delle carriere”. A questa due giorni, ha partecipato Paola Fratarcangeli, membro del direttivo del Pd di Santa Marinella e delegata nazionale alla 1^ Conferenza delle Donne Democratiche. “Eravamo tante, unite e desiderose di dare un contributo sociale e politico al nostro paese – ha detto la Fratarcangeli – per costruire un’idea diversa di sviluppo dove la questione dell’emancipazione del ruolo della donna sia centrale, dove una politica di sostegno e cura della famiglia sia affiancata da un serio progetto di partecipazione delle donne nella vita politica e manageriale dello Stato e delle istituzioni sia pubbliche che private, perché la sottorappresentazione delle donne nei luoghi decisionali è un problema perché investe la qualità della rappresentanza”.