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    Cultura e Spettacoli
    2 Novembre 2011
    Ancora un successo per Liberamente

    CIVITAVECCHIA – Gli applausi non si sono fatti attendere per i giovani attori dell’associazione culturale LiberaMente che lo scorso venerdì sono andati in scena presso il teatro della SS. Trinità con lo spettacolo Ricorda con Rabbia dell’autore John Osborne. Uno spettacolo molto difficile ma che è stato rappresentato con grande capacità dagli attori di LiberaMente che ottengono un altro successo, dopo le ottime riuscite degli spettacoli Rumors nel 2008 e Matrimonio Perfetto nel 2009. Hanno convinto i protagonisti Marco Paniccia e Valentina Traini nella parte rispettivamente di Jimmy Porter, marito antiborghese e anticonformista, e Alison moglie vessata da una storia d’amore in continuo scontro diretto col marito. Particolarmente bravi anche Alessio Tacchi nella parte dell’amico Cliff, autentico paciere tra i due coniugi e Arianna Gori perfetta nelle vesti dell’amica Helena, la quale irrompe nella scena rubando il ruolo di moglie alla stanca Alison costretta ad abbandonare la casa coniugale. Ottima la regia di Simone Pazzaglia, curata nei minimi dettagli nella rappresentazione di un testo non facile da mettere in scena, anche perché a Civitavecchia Ricorda con Rabbia non è stato mai presentato. Pazzaglia ha ricoperto anche il ruolo del colonnello Redfern, padre di Alison e simbolo della classe borghese anglosassone. Osborne scrisse questo testo, molto autobiografico, in soli 17 giorni. Lo inviò anche alla English Stage Company, basata al Royal Court Theatre di Londra. Fondata dall’impresario e regista George Devine, le sue prime tre produzioni erano state dei clamorosi fiaschi, e per sperare di sopravvivere la English Stage aveva urgentemente bisogno di un successo. Devine vide in “Ricorda con Rabbia” una feroce e accigliata espressione del nuovo spirito post-bellico. Ricorda con Rabbia andò in scena per la prima volta l’8 maggio del 1956, al Royal Court Theatre e fu un successo inaspettato. Ottime le scenografie realizzate da Salvatore Agnello. Così come luci e fonica allestite da Valerio Agnello. Le musiche dello spettacolo, molto attinenti al testo e ai suoi contenuti, sono state curate da Jacopo Iovalè. Assistenti di scena Marta Malaguti e Filippo Nicastro.