di LUCA GUERINI
CIVITAVECCHIA – Inizia con il piede giusto il Civitavecchiainfestival che riscuote subito grandi complimenti ed applausi per lo spettacolo Cincotango! con cui si è inaugurata la rassegna. Armando Napolitano La Pegna, direttore artistico della kermesse, è riuscito infatti a portare in città gratuitamente un evento di grandissimo spessore presentato la scorsa settimana a Villa Panphili nell’ambito di Invito alla danza. Dell’enorme qualità dei ballerini se ne sono accorti i numerosi spettatori presenti che, sebbene non abituati ad assistere a spettacoli dedicati interamente alla danza, non hanno potuto far a meno di apprezzare le doti coreutiche. Molti sono stati gli applausi tra una coreografia e l’altra e i bravi che hanno accompagnato lo svolgimento della serata. Passione, ritmo e eleganza sono stati gli ingredienti principali dell’esibizione degli Otango Company impeccabili non solo nei movimenti veloci e sensuali, ma anche con gli sguardi, sempre concentrati ed espressivi. Cinque coppie di ballerini che hanno presentato diversi modi d’interpretare il tango: Adrian Veredice e Alejandra Hobert sono una delle coppie più carismatiche della nuova generazione argentina ed hanno sviluppato uno stile molto personale, la cui incredibile eleganza li ha resi un modello per molti. Christian Márquez e Virginia Gomez interpretano la raffinata eleganza del tango; il loro stile impeccabile li ha resi una delle coppie di ballerini più stimata ed amata. Claudio Gonzalez e Melina Brufman, noti per la loro espressività artistica, sono interpreti che ballano un tango ricco di sfaccettature artistiche e interpretative. Paula Rubín e Pablo Alvarez, danzatori di grande sensualità e di perfetta armonia tecnico-interpretativa, realizzano figure di tango che sono capolavori di leggerezza e stile. Sabrina Masso e Daniel Escobar, la coppia più giovane dell’ensemble, sono noti per affascinare il pubblico con la velocità e la precisione delle loro figure. Complimenti speciali sono dedicati poi ai musicisti che hanno presentato brani della tradizione argentina da Gardel a Ferrer a Piazzolla. Ad incantare il pubblico è stata dunque una rara varietà di toni: le corde lascive, il piano ribelle, la chitarra Gardeliana e il loro “bandoneon arrabalero” hanno trascinato i civitavecchiesi al cuore del vero tango.