TARQUINIA – Le amministrazioni di Cerveteri e Tarquinia hanno presentato alla Regione Lazio un progetto comune per la valorizzazione e la creazione di nuove infrastrutture per la cultura, da realizzare tramite i fondi europei previsti dai POR (Programmi Operativi Regionali). Elaborato con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, il piano prevede sulle aree archeologiche etrusche interventi per circa otto milioni di euro, volti a creare nuovi servizi per l’accoglienza e per l’orientamento dei visitatori, nuovi parcheggi per pullman e auto presso le necropoli delle due città. «Sono cinque anni che Tarquinia si è fregiata del titolo di patrimonio dell’umanità per le tombe dipinte della necropoli etrusca, – afferma il sindaco Mauro Mazzola – ma mai fino ad oggi si è fatto tesoro di questo importante riconoscimento. Questo Comune, insieme a quello di Cerveteri, ha per la prima volta elaborato un programma di interventi teso a creare un sistema culturale integrato fra le due aree archeologiche e a dare finalmente esecuzione ai dettami previsti dal piano di gestione dei siti, che fu elaborato nel 2003 per ottenere l’iscrizione alla lista dei beni tutelati dall’Unesco». Per quanto riguarda Tarquinia, assieme al completamento della ‘‘Via dei Principi’’, ossia l’itinerario già finanziato nel novembre del 2008 che prevede la valorizzazione dei pochi tumuli principeschi rimasti nel territorio, è stata prevista l’illuminazione dei percorsi della necropoli del Calvario e del fondo Scataglini, in maniera tale da poter svolgere attività in notturna e poter utilizzare la necropoli per manifestazioni culturali. Nuovi percorsi sono stati studiati per consentire l’apertura della necropoli dei primi archi, con gli ipogei del Tifone e degli Scudi; di quella dei secondi archi, dove sono possibili nuovi itinerari di collegamento per rendere fruibili le tombe delle Pantere, Giustiniani, Giglioli, del Barone, dei Tori, del Gallo, dei Leoni rossi e degli Auguri. E’ stata prevista inoltre la creazione di un’area didattica, ubicata presso il parcheggio Monterozzi, nella quale sarà possibile svolgere attività di laboratorio sia per adulti che per bambini. Una parte del progetto riguarda infine la realizzazione di elaborazioni multimediali e tridimensionali con i quali si potrà rendere più leggibile il patrimonio archeologico delle due città. In proposito è stata avviata una collaborazione con il fisico Paco Lanciano e il divulgatore scientifico Piero Angela, i quali in questo ambito hanno già realizzato un progetto ambizioso presso Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, dove le nuove tecnologie sono state impiegate per valorizzare i resti di una domus imperiale.
Cronaca
2 Novembre 2011
Aree archeologiche: chiesti 8 milioni