logo
    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Arrestato mentre tentava di far fuggire i tunisini

    CIVITAVECCHIA – Un’ombra di mistero attorno alla caserma De Carolis, che da martedì ospita 680 immigrati tunisini, trasferiti via mare da Lampedusa. Cifra che a questo punto può essere presa con il beneficio del dubbio, dal momento in cui alcuni dati riguardanti la permanenza degli stranieri presso la struttura, forniti da fonti autorevoli, sono risultati non veritieri. Come quello contenuto nella dichiarazione resa al porto, durante le operazioni di sbarco, dal presidente della Regione Lazio Renata Polverini, che ha parlato di soli uomini adulti trattenuti a Civitavecchia. La Questura invece ha riferito proprio ieri di dodici minorenni identificati, sconfessando di fatto il governatore. «Qualora identificassero minori non accompagnati,il Governo si è impegnato con le Regioni egli enti locali,a collocarli nelle case famiglia attraverso i Comuni – fa sapere l’Unicef di CAMPOCivitavecchia, tentando di tranquillizzare l’opinione pubblica – a loro va rivolta una particolare attenzione e protezione». Rimane alta la guardia per quanto riguarda le fughe di questi giorni: da una caserma militare dismessa in cui gli organi di informazione non riescono ad accedere, c’è chi invece vi si allontana senza problemi. È il caso degli immigrati sorpresi nelle scorse ore dalla Polizia a bordo di un’auto condotta da un francese di 27 anni, estraneo alla comunità ospitata, a pochi metri dal centro di accoglienza, pronti ad allontanarsi dalla città. Inquietante quanto emerso dalla perquisizione veicolare: lo straniero in macchina aveva alcune cartine di Civitavecchia e della Caserma De Carolis scaricate da internet, oltre ad una noccoliere ed una mazza di legno. Sinistra e libertà, tra coloro che non hanno potuto accedere alla caserma per verificare lo stato in cui versano gli ospiti, ha alzato la voce: «La nostra richiesta – si legge in una nota – non era un atto di sfiducia nei confronti di chi sta faticosamente affrontando questa emergenza, ma per poter entrare in relazione con i migranti, dare loro la solidarietà della città e ascoltare le loro richieste». E se da un lato c’è chi fa partire una gara di solidarietà, dall’altro qualcuno è categorico: «Noi non li vogliamo». A dichiararlo è il movimento ‘‘Patrianostra’’, che suona l’allarme e critica il governo: «Stiamo per essere invasi CAMPO– si legge su alcuni volantini trovati in zona mercato – svegliatevi». Buono il funzionamento della macchina operativa: l’azione coordinata ed integrata dei Vigili del Fuoco, del Commissariato di Civitavecchia, della Zona Tlc Lazio della Polizia di Stato e dei servizi tecnici del Comune ha fatto si’ che la Caserma De Carolis, in disuso, fosse ripristinata in poche ore in condizioni di piena funzionalità anche sotto il profilo della erogazione dei servizi essenziali di acqua e luce. Sforzo consistente della Asl RomaF e in particolar modo dell’ospedale Sna Paolo, con il pronto soccorso che in questi giorni ha visitato e curato numerosissimi tunisini, accompagnati per le emergenze più svariate. Buono il lavoro di coordinamento dell’azienda sanitaria locale e quello della direzione del nosocomio cittadino, seppure risulta complicata la procedura di identificazione dei pazienti – che in molti casi si rifiutano o non sono in grado di fornire le loro generalità – che sommati alle richieste di soccorso provenienti dalla città e dal comprensorio, costringono il personale medico e paramedico a sforzi sovraumani. Ancora nessuna certezza sui tempi di permanenza degli extracomunitari alla De Carolis, CAPITANERIAmentre si è appreso che è partita nel primo pomeriggio di ieri la motovedetta CP 305della Capitaneria di porto di Civitavecchia, alla volta di Lampedusa dove, facendo scalo a Palermo per la notte, raggiungerà l’isola domattina e vi rimarrà trasferita fino a termine esigenze. Due gli equipaggi che si avvicenderanno – in tutto dieci uomini – per il periodo di permanenza nell’isola siciliana, entrambi del Comando di Civitavecchia, che si occuperanno dell’attività di salvaguardia della vita umana in mare e del pattugliamento delle coste.