CIVITAVECCHIA – Salgono a due gli indagati per la vicenda legata all’asilo nido interaziendale, dedicato ai figli di dipendenti della Asl e del Comune, il cui avvio è stato bloccato dal Pincio per motivi burocratici. Dopo infatti il funzionario comunale iscritto dalla Procura nel registro degli indagati, accusato di turbativa d’asta, adesso anche un altro dipendente del Pincio risulta coinvolto nella vicenda. Dovrebbe rispondere dell’accusa di favoreggiamento. L’episodio contestato sarebbe legato all’annullamento della gara per l’affidamento della struttura. Inizialmente, infatti, le buste, secondo quanto denunciato dalla cooperativa “Il mondo di Linus”, unica a partecipare al bando, non sarebbero state aperte per l’assenza di un membro della commissione che, in realtà, non si era allontanato dal Comune. Da qui l’apertura dell’inchiesta, con “Il mondo di Linus” che si è rivolto alla Procura della Repubblica per chiarire la vicenda. Il sostituto procuratore Elena Neri ha affidato le indagini ai carabinieri che, in questi mesi, hanno sequestrato una serie di documenti, dalla delibera di giunta alla convenzione, dalla determina dirigenziale alla gara d’appalto passando per le lettere di invito, ascoltando diverse persone per ricostruire il quadro della vicenda. Oltre a questo filone di inchiesta, puntato sull’annullamento della gara che il Pincio ha sempre difeso come unica operazione possibile, in autotutela, gli inquirenti stanno lavorando anche per chiarire i contorni della convenzione che il Pincio ha invece sottoscritto con il micro-nido Coccolandia, ospitato nei locali di via Veneto.
Cronaca
2 Novembre 2011
Asilo interaziendale, due gli indagati