logo
    Sanità
    2 Novembre 2011
    Asl, l’architetto si è dimesso

    CIVITAVECCHIA – Alla fine il consulente si è dimesso. Lo ha comunicato la Asl nella tarda serata di oggi, intervenendo sulla vicenda che da giorni vede coinvolo un noto professionista assunto dall’azienda sanitaria tra le polemiche del mondo poitiche. Intanto la Asl era già intervenuta sulla questione.

    Istituire un “Centro di controllo” sperimentale per monitorare le spese, in considerazione della lievitazione dei costi derivanti dalla gestione degli affitti passivi, delle utenze e del consistente autoparco, e per cercare di abbatterle e razionalizzarle. Sono questi gli obiettivi che hanno spinto la Asl RmF a proporre l’ormai famoso contratto, per sei mesi, ad un ingegnere locale: un’assunzione giudicata ‘‘clientelare’’ da molti esponenti politici cittadini che hanno denunciato a gran voce la vicenda. Questione sulla quale oggi, dopo tanto silenzio, la Asl ha deciso di rispondere per cercare di chiarire i dubbi. «Una volta individuata la necessità del centro di controllo sperimentale – hanno spiegato i vertici aziendali – abbiamo pensato di affidarle la responsabilità ad una persona esperta, di comprovata esperienza e conoscenza della struttura e delle sue dinamiche. Il contratto di collaborazione coordinata e continuativa è peraltro subordinato al rilascio di specifica autorizzazione da parte del commissario ad acta della Regione Lazio, già richiesta dall’Azienda». La direzione aziendale ha poi chiarito che la remunerazione complessiva prevista, 24.922,24 euro lordi (circa 2.500 euro netti in busta al mese), sarà corrisposta interamente soltanto al raggiungimento degli obiettivi di risparmio prestabiliti, «che porteranno nelle casse dell’azienda – hanno aggiunto – importi ben più consistenti». Altrimenti lo stipendio base mensile è di circa 1.250 euro. «Abbiamo ritenuto necessario fare chiarezza sulla vicenda visto il fuoco incrociato che si è sviluppato contro di noi – hanno REGINELLAspiegato – per tentare di stemperare un’animosità oltremodo fuori misura nell’ottica della leale collaborazione fra le istituzioni».
    Sulla questione sanitaria è intervenuto anche il consigliere comunale del Pdl Fabrizio Reginella, che ha sparato a zero contro Pietro Tidei, definendolo “il Signore Don Rodrigo delle colline di Silver” e ‘‘finto moralizzatore’’. «Con la stessa cifra con cui si è assunto il sodale di turno – ha tuonato – si sarebbe potuta acquisire la competenza professionale di un radiologo che avrebbe potuto in qualche modo implementare un reparto che definire sott’organico è una boutade e attivare quella funzione salvavita che è la risonanza magnetica nucleare». Reginella lancia un appello al presidente della Regione Lazio Renata Polverini. «Il piano di rientro del deficit non può essere applicato in maniera incondizionata per tutti – ha spiegato – la nostra Asl, mal condotta e pessimamente diretta per anni, allo stesso tempo è stata la meno finanziata e la più trascurata. Non dimentichi le promesse fatte in campagna elettorale».

     

    LA NOTA DELLA ASL ROMA F SULLE DIMISSIONI DEL CONSULENTE

    “Apprendiamo con rammarico che il professionista incaricato per sei mesi con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa che tante polemiche aveva scatenato tra media ed esponenti politici locali, ha rassegnato nel pomeriggio le proprie dimissioni irrevocabili dall’incarico che avrebbe dovuto espletare con il nulla osta della Regione Lazio.” “E’ pervenuta infatti a questa Direzione una lettera firmata dal professionista nella quale lo stesso , ringraziando ”per la fiducia accordata e per la puntuale precisazione e smentita apparsa in data odierna sulla stampa telematica” comunica l’impossibilità di espletare l’incarico.” “Al professionista la Direzione Aziendale vuole pubblicamente rinnovare la stima che non solo resta intatta ma viene anzi rafforzata dalla prova esemplare e dall’abnegazione che in questa occasione ha saputo dimostrare.” “Resta immutato peraltro il problema di ricoprire la funzione per la quale la collaborazione era stata instaurata, giacché le azioni già intraprese in adesione ai piani di rientro regionali contemplano una maggior attenzione all’analisi dei costi di gestione.” “La Direzione Aziendale sottoporrà nuovamente agli organi regionali preposti l’istanza di istituzione di tale funzione organizzativa”.