CIVITAVECCHIA – L’ennesima storia di un’azienda finita male dopo aver atteso invano il pagamento delle prestazioni eseguite a favore di un ente pubblico. Ce la racconta Stefano Marianecci, ultra sessantenne romano, genitore di Antonella e Daniela, titolari della Medical System con sede nella capitale. «La nostra azienda si occupa di assistenza e vendita di apparecchiature elettromedicali – riferisce l’uomo – mai un problema fino a quando tra i nostri clienti non è comparsa la Asl Roma F». Marianecci non riesce a trattenere le lacrime quando pensa ai bei tempi passati e li paragona al momento attuale in cui l’azienda rischia il tracollo a causa di soldi mai incassati. I fatti risalgono al 2006, quando la Medical System vince una gara d’appalto per la fornitura alla Asl Roma F di materiale monouso (tubi collegati ad una ago indispensabili negli esami a mezzo di contrasto) da applicare ad un iniettore diginjector 2002 millenium: un contratto biennale (2007-2008), 8000 pezzi da consegnare per un ammontare di 208.800 euro più Iva. Tutto fila liscio e a febbraio 2007 la Medical System consegna all’ospedale San Paolo ben 1000 prolunghe e 1000 siringhe per un totale di 31.320 euro Iva inclusa, come da delibera firmata dall’azienda sanitaria locale (la 1571 del 27 dicembre 2006). I soldi non arrivano all’azienda, che per mantenere fede al contratto a fine maggio dello stesso anno consegna al nosocomio cittadino altre 1000 prolunghe e 1000 siringhe, raddoppiando le fatture. Arriviamo a 62.640 euro più Iva da incassare quando, il 16 luglio 2007 il dirigente Uoc Risorse strumentali della Asl Rm F comunica un ribasso retroattivo del 50% sui prezzi per le forniture, a partire dal 1° gennaio 2007. «Questo avrebbe comportato uno storno delle prime due spedizioni – afferma Marianecci – naturalmente ci siamo opposti, visto che avevamo vinto una regolare gara d’appalto per un certo importo». Iniziano i problemi: blocco delle consegne, interventi legali e controversie con i fornitori: «Alla nostra società hanno applicato delle penali – spiega Stefano Marianecci – come facciamo a mantenere gli impegni presi se nessuno ci paga?». Si va in giudizio e stranamente la Asl Roma F neppure si costituisce, tanto che il 5 dicembre 2008 all’azienda sanitaria il giudice ingiunge di pagare 62.640 euro in favore della Medical System Srl, più 2000 euro di spese processuali, soldi che da via Terme di Traiano non hanno mai tirato fuori. Si arriva ad un atto di precetto datato 10 luglio 2007 ma – miracolosamente – a nome dell’azienda sanitaria non esistono beni pignorabili e neppure questo tentativo va a buon fine. «Solo dopo essere passati per la Regione Lazio l’ex direttore amministrativo Coronato ha deciso di riceverci – afferma Marianecci – e durante l’incontro che si è tenuto a luglio dello scorso anno ha scoperto la vicenda. Tanto che si è impegnato a pagare subito una parte del debito e a saldare subito dopo l’estate». In effetti un primo versamento ad agosto dello scorso anno c’è stato: la Asl Roma F ha corrisposto alla Medical System 49.920 euro ma dei rimanenti 80.000, comprensivi di interessi maturati, non vi è alcuna traccia». La società ha chiamato in causa ancora una volta l’azienda sanitaria chiedendo un risarcimento per i danni subiti ma al momento le novità non sono affatto positive. «Ho difficoltà a pagare gli stipendi – dichiara Daniela Marianecci – come pure le tasse. Per non parlare dei piani di rientro con le banche. Di questo passo l’azienda fallirà presto e i dipendenti saranno licenziati».
Sanità
2 Novembre 2011
Asl morosa, azienda rischia il fallimento