CIVITAVECCHIA – Una nuova importante iniziativa della Asl RmF in tema di prevenzione. E’ partita infatti oggi un’indagine epidemiologica a largo spettro sugli ospiti dei due istituti carcerari di Civitavecchia. Il Dipartimento di Prevenzione della Asl RmF condurrà uno screening sulla popolazione carcerario maschile e femminile, circa 700 detenuti, volta ad accertare l’incidenza della patologia tubercolare. Il test, che consiste nell’assunzione di un particolare reagente e nell’eventuale successiva indagine radiografica, consentirà di accertare i casi attivi e predisporre le necessarie terapie farmacologiche, oltreché prevenire la diffusione della malattia tra i reclusi. L’iniziativa, fortemente voluta dalla Direzione della Asl ed accolta con favore ed interesse dalla Direzione dei due istituti carcerari nonché dal Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio, muove dalla considerazione che l’alto tasso di detenuti provenienti da Paesi ad alta prevalenza della malattia e la situazione di sovraffollamento delle carceri possa favorire la possibilità di contrarre e diffondere l’agente patogeno della tubercolosi. L’indagine che necessariamente prevede una raccolta di dati anamnestici e la ricerca di correlazione con patologie ben più serie quali ad esempio l’HIV, è tra le prime nel suo genere in Italia ed è coordinata dal dott. Massimo Magnano, e verosimilmente potrà rappresentare un modello metodologico esportabile in altre realtà. Altro importante capitolo, insomma, dell’attività della Asl RmF per promuovere tra tutti i cittadini una cultura di prevenzione e promozione della salute, soprattutto a favore dei soggetti più fragili.
Sanità
2 Novembre 2011
Asl RmF, al via lo screening per la Tbc