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    Sanità
    2 Novembre 2011
    Asl RmF, duro attacco di Sinistra e Libertà

    CIVITAVECCHIA – Da un lato la situazione critica della RmF, già più volte sottolineata da più parti, con il dito puntato contro un atteggiamento passivo e di rassegnazione che non lascia spazio ad interventi decisi per cambiare lo stato delle cose. Dall’altro una critica dura contro l’incarico affidato ad un architetto locale per monitorare i costi di edifici in affitto, utenze e parco macchine per 32 mila euro in sei mesi: una delibera aziendale giudicata ‘‘incredibile’’ soprattutto pèerchè in controtendenza con gli obiettivi di risparmio e razionalizzazione delle risorse. Sinistra, Ecologia e Libertà torna ancora sui problemi della sanità, con Enrico Luciani che sottolinea la necessità dell’uscita della politica dal sistema sanitario, «rimanendo – ha spiegato – come organo programmatore e di controllo, lasciando la gestione ai tecnici», e con Concetto Saffioti, peraltro ex direttore sanitario della Asl RmF ai tempi del manager Biagini, impegnato a snocciolare dati e a rivolgere specifiche domande alla nuova dirigenza, in attesa di risposte chiare. Perchè se infatti il gruppo di centrosinistra ha da una parte criticato aspramente le decisioni della giunta Polverini che andranno a penalizzare ancora di più la RmF, dall’altra hanno bacchettato la dirigenza Squarcione, chiedendo di sapere «che cosa ha fatto in questo periodo per migliorare – spiegano – quanto fatto dalla precendente amministrazione». Parlano di scarsa programmazione sui lavori, prendendo ad esempio oculistica. «E’ da irresponsabili – hanno aggiunto – chiudere un reparto che da tre anni fornisce un servizio di qualità e trasferirlo a Bracciano sapendo che forse non si reperiranno i fondi necessari alla ristrutturazione dei nuovi locali. Ci viene da pensare che ci sia una precisa volontà di ridurre l’offerta pubblica per favorire altri operatori privati accreditati». SeL si chiede poi che fine abbia fatto l’ampliamento della cardiologia e il completamento dell’emodinamica, perchè la cittadinanza non venga periodicamente informata sulle attività assistenziali ospedaliere, ambulatoriali e territoriali e se l’assenteismo di cui si è parlato qualche settimana fa «non sia dovuto anche – hanno aggiunto – ad un personale ormai demotivato, maltrattato, mai coinvolto nelle decisioni ma costretto ad obbedire ed eseguire». L’allarme lo hanno poi lanciato sulla assistenza ai detenuti nelle carceri, con macchinari inutilizzati da almeno dieci mesi e, soprattutto, con il dirigente medico Meggiorini che, lo scorso mese, si sarebbe dimesso per la difficioltà a garantire adeguatamente il servizio. «Per tutta risposta – hanno aggiunto – la dirigenza ha nominato al suo posto il primario di Medicina del San Paolo, il dottor Turchetti, che ora dovrà dividersi tra un reparto già in crisi e la nuova attivià, rischiando di non far bene nè l’una nè l’altra. Contemporaneamente il dottor Meggiorini, forse per ‘‘punizione’’, non è stato reintegrato in Medicina, dove era parte dell’organico, ma trasferito al pronto soccorso». In questo quadro, oltre a chiedere immediate spiegazioni, SeL invita il direttore generale a convocare la Conferenza dei Servizi per informare il territorio dello stato dei fatti, e il sindaco Moscherini a sollecitare la Regione affinché arrivino le giuste risorse finanziarie alla Asl, così da essere posta nelle condizioni ideali per garantire i corretti servizi pubblici ai cittadini.