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    Sanità
    2 Novembre 2011
    Asl RmF, istituito l'osservatorio per l'autismo

    CIVITAVECCHIA – Se la sanità pubblica è in crisi, con i finanziamenti che sono ridotti sempre più all’osso e con un piano di rientro che impone tagli ai servizi, la Asl RmF ha deciso di puntare sulla prevenzione, sull’informazione e sulla formazione, razionalizzando le risorse fino a diventare “una azienda virtuosa”, come l’ha descritta la Provincia di Roma. È infatti stato istituito un “Osservatorio sull’Autismo”, unico nella Regione e tra i pochissimi in Italia, che ha come scopo quello di prevenire, formare ed intervenire puntando una maggiore attenzione su un problema prima trascurato e riuscendo a garantire una dignità ad una patologia come questa, rispondendo innanzitutto alle richieste di aiuto che giungono dalle famiglie. “Un osservatorio – ha spiegato soddisfatto il manager della RmF Salvatore Squarcione – che rispecchia la strada intrapresa dalla nostra azienda appena insediati, in considerazione della drammatica situazione economico finanziaria attuale: questa iniziativa non andrà infatti a pesare sul budget aziendale, ma cercheremo di creare delle opportune sinergie coinvolgendo privati, associazioni, attingendo a finanziamenti europei, chiedendo sostegno alla Provincia”. Gli obiettivi, come sottolineato anche dal coordinatore del progetto Giuseppe Quintavalle, sono quelli di censire il dato reale dei casi sulla RmF, attualmente indicati nel numero di 92, creando anche un apposito registro, individuare precocemente i casi e formare adeguatamente, in quest’ottica, i pediatri, e coinvolgendo le famiglie e le scuole, integrare negli sportelli specifici della Asl anche le competenze sull’autismo. “Per questo – ha aggiunto il dottor Quintavalle – interesseremo gli istituto scolastici e gli assessorati competenti dei comuni del nostro territorio, le associazioni, anche quelle dei genitori, le università, e soprattutto, anche nell’ottica di una inclusione lavorativa, la Provincia di Roma e la Regione Lazio, per borse di lavoro e formazione e per l’inserimento di questi ragazzi in attività lavorative”.