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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Assolto il ‘‘vù cumprà’’ accusato di violenza sessuale

    TARQUINIA – Una storia dai contorni poco chiari, che però ha avuto un epilogo certo ed incontrovertibile. Questa la vicenda che vede come protagonista un giovane venditore ambulante di monili, che ha dovuto affrontare un processo penale, nella veste di imputato, accusato del grave reato di violenza sessuale su minore. Il fatto ha come sfondo la cittadina di Tarquinia Lido. Siamo nell’ estate 2008, il giovane venditore, come ogni giorno, percorre le spiagge del litorale tarquiniese, portando con se gli oggetti da vendere. Vede una bambina in compagnia della mamma e si avvicina. Sceglie per la piccola una collana ed una cavigliera ed insiste affinché la bambina le indossi entrambe. Prende, quindi gli oggetti e li allaccia al collo ad alla caviglia della ragazzina. Ma alla mamma, rimasta sempre li vicino, non piace il comportamento di quell’uomo, che secondo lei, con la scusa di far provare alla figlia gli ornamenti, le avrebbe toccato il seno. Decide allora di sporgere querela nei confronti del venditore per il reato di violenza sessuale su minore. La notizia arriva, quindi, al pubblico ministero che decide di portare avanti le indagini. Il venditore si trova così imputato dinnanzi al giudice per questi fatti. Nel corso dell’ udienza di oggi, il difensore dell’ uomo, l’avvocato Mario Iervolino, ha deciso di affrontare il processo con la formula del rito abbreviato. Ha così messo in evidenza la lacunosità delle indagini e la totale assenza di elementi certi che confermassero le dichiarazioni contenute nella denuncia. D’altro canto anche lo stesso pm ha dato atto di tale situazione di incertezza, allineandosi alla richiesta del difensore di assoluzione dell’imputato. Per il gup Di Grazia non c’è stato altro da fare che assolvere l’ imputato perché il fatto non sussiste.
    B.L.R.