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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Atti di messa in mora per il Comune di Montalto

    MONTALTO DI CASTRO – Nuovi sviluppi nell’ambito dell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Tarquinia su alcune opere pubbliche realizzate a Montalto di Castro. Nei giorni scorsi la Corte dei Conti ha infatti notificato al Comune castrense gli atti di messa in mora nei confronti dei soggetti interessati dall’indagine per presunto danno erariale, per milioni di euro, in corso di accertamento da parte della Procura regionale presso la Corte dei Conti del Lazio. Quattro i lavori finiti sotto la lente d’ingrandimento della magistratura contabile dei quali rischiano di dover rispondere di tasca propria i vari responsabili e amministratori del Comune di Montalto di Castro: il sindaco Salvatore Carai, il vicesindaco ed assessore Angelo Brizi oltre ad altri cinque responsabili di settore tra cui l’ex segretario comunale e direttore generale Antonio Peluso. A sua volta il segretario comunale pro tempore, Ornella Boccato, ha girato gli atti ai diretti interessati. I temi oggetto di indagine sono: “la convenzione con l’associazione Handy Cup per la gestione di progetti con l’imbarcazione Rescator mirati alla solidarietà sociale verso i disabili; ‘‘gli interventi di manutenzione straordinaria e di riqualificazione alla viabilità innesto strada marina-strada Litoranea” (rotatoria ndr); “realizzazione del teatro polivalente nell’area ex Esso’’; e il “centro di terapia occupazionale di formazione professionale residenziale per persone con disabilità, mai entrato in funzione” . Tutto ebbe inizio a novembre 2008 quando un articolo pubblicato sul settimanale Panorama parlava del Comune di Montalto di Castro e di presunte mani bucate da parte dell’amministrazione comunale. Un elenco di opere lasciate incompiute o non utilizzate con le finalità per le quali erano state realizzate e progettate, tiravano in ballo il piccolo comune castrense, noto per essere tra i centri più ricchi d’Italia. Si parlava di sperpero di denaro e fondi, anche ministeriali, utilizzati in modo poco appropriato. Già lo scorso anno si era parlato di varianti approvate senza i requisiti di legge e gare effettuate senza i requisiti previsti o anche di lavori non svolti a regola d’arte. Per quanto riguarda l’imbarcazione per portatori di handicap, l’indagine delle fiamme gialle avrebbe portato alla luce fatturazioni non attinenti alla finalità e alla tipologia della stessa barca che, da talune documentazioni, risulterebbe anche essere stata ormeggiata contemporaneamente in due punti diversi. «Sono assolutamente tranquillo – afferma il sindaco Salvatore Carai- Non so bene cosa ci contestino; non capisco cosa ci sia di anomalo. Siamo tranquilli e aspettiamo che l’inchiesta si concluda per conoscere gli esiti della vicenda».

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