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    Società
    2 Novembre 2011
    Autismo, Asl e Fondazione scendono in campo

    CIVITAVECCHIA – Prevenzione, informazione e formazione. C’è questo alla base dell’osservatorio sull’autismo istituito lo scorso anno dalla Asl RmF, diventato punto di riferimento per il territorio ed esperienza a cui guardare con interesse in ambito nazionale. Un osservatorio che oggi riesce ad incrementare le sue attività grazie al prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, definita come lo ‘‘sponsor più importante’’ dal direttore sanitario dell’azienda, il dottor Giuseppe Quintavalle, che nel progetto ci ha creduto fin dall’inizio. «Era necessario avviare un percorso del genere sul nostro territorio – ha spiegato – come è necessario intervenire con una diagnosi precoce che permette di affrontare meglio determinate situazioni. Oggi, grazie alla Fondazione Ca.Ri.Civ., possiamo attivare un corso di formazione a distanza, tramite teleconferenze, con l’università di Modena-Reggio Emilia, per 35 cfu. Finora sono 120 le persone del territorio, tra cui dipendenti Asl o insegnanti, che hanno risposto all’iniziativa: l’obiettivo primario è quello del miglioramento delle competenze degli operatori. L’intervento della Fondazione Ca.Ri.Civ. ha permesso così di abbattere i costi di iscrizione, ridotti a 40 euro». Un progetto di grande valenza sociale, come ha sottolineato anche il presidente della Fondazione Cariciv Vincenzo Cacciaglia, che ha annunciato anche altre iniziative «come l’inserimento di ragazzi autistici nei posti di lavoro. Si tratta – ha aggiunto – di un problema serio che va affrontato nel migliore dei modi: e la Asl lo sta facendo bene. Certo, ci fosse un po’ più di sinergia anche tra istituzioni sarebbe meglio». Entusiasta anche il coordinatore del settore Sanità della Fondazione Enrico Iengo il quale ha sottolineato l’importanza di un progetto del genere, con «l’osservatorio che affronta la delicata situaizone a 360 gradi – ha aggiunto – dalla diagnosi all’assistenza fino all’inserimento nel mondo del lavoro. Un’esperienza pilota che spero possa essere presa a modello anche nel resto di Italia».