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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Babacci si avvale della facoltà di non rispondere

    CIVITAVECCHIA – Rimane in carcere, almeno per il momento, il sessantunenne civitavecchiese Carlo Babacci, accusato di omicidio volontario per aver ucciso, avendola picchiata violentemente secondo gli inquirenti, la convivente Mara Goffredo. Il giudice per le indagini preliminari Marco Mazzeo si è riservato sulla convalida del fermo e sulla misura cautelare in carcere per l’uomo. Non è escluso infatti, che possa essere presa in considerazione anche la reclusione in una struttura psichiatrica o comunque in una struttura ospedialiera apposita, come potrebbe essere il Belcolle di Viterbo, suggerito dall’avvocato difensore dell’uomo Giulio Piras. Babacci, infatti, così come lo è stata la convivente Mara, è in cura presso il centro di igiene mentale. Il 61enne soffre di una schizofrenia cronica residuale che lo costringeva ad essere tenuto sotto controllo, sottoposto ad una puntura di medicinale specifico una volta a settimana. I due, oltre 20 anni fa, si erano conosciuti poprio in un ospedale psichiatrico, il Santa Maria della Pietà a Roma, e poi avevano deciso di trascorrere il resto della vita insieme, condividendo la casa di Babacci ad Allumiere, dove tutti ormai li conoscevano. «Non mi ritengo colpevole. Mi avvalgo della facoltà di non rispondere» ha detto ieri al giudice, sostenuto dal proprio legale. «Ci sono tanti, troppi dubbi sulla vicenda – ha spiegato l’avvocato Piras – nessun vicino, contrariamente alle scorse volte, avrebbe sentito discutere quella sera, e non sapiamo ancora chi ha chiamato l’ambulanza. I risultati dell’autopsia saranno importanti, oltre che per avere un quadro più chiaro, anche per riformulare o meno il capo di imputazione a carico di Babacci». L’uomo deve finora rispondere di omicidio volontario: ma Mara, in ospedale, ha dichiarato di essere caduta. L’esame autoptico, affidato ieri al medico legale Stefano Moriani dell’università La Sapienza di Roma, stabilirà se la donna è morta a seguito della eventuale caduta o se sia stata colpita mortalmente dal compagno. Inoltre, con molta probabilità, verrà richiesta nei prossimi giorni anche una perizia psichiatrica sull’uomo, sia per sottolineare la capacità o meno di intendere e di volere sia per valutare la compatibilità o meno con il regime carcerario.