CIVITAVECCHIA – Hanno atteso l’uscita dei clienti e sono entrati in azione, cogliendo di sorpresa gli addetti allo sportello. Un metodo di lavoro studiato dettagliatamente quello utilizzato nel pomeriggio di ieri da tre banditi, che hanno svaligiato la Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio di corso Centocelle. Tutto si sarebbe svolto nell’arco di un’ora, quando, poco prima delle 16, tre uomini con accento romano si sono introdotti all’interno dell’istituto di credito fingendosi clienti, tentando in ogni modo di camuffarsi con barbe finte, occhiali da sole e parrucche, secondo quanto raccontato dagli operatori della banca. A quell’ora la sorveglianza è ridotta e gli stessi bancari cominciano ad avvertire la stanchezza dovuta alla giornata di lavoro quasi terminata. Nel peggiore dei modi, stando a quanto accaduto ieri pomeriggio: i rapinatori hanno tirato fuori le pistole, minacciando e tenendo in ostaggio gli impiegati presenti per quasi un’ora, giusto il tempo di svuotare il caveau contenente circa 700mila euro. Poi, con la calma tipica di chi ha curato ogni dettaglio, si sono allontanati a piedi, incuranti della vicina caserma della Guardia di finanza, raggiungendo probabilmente un veicolo parcheggiato nelle vicinanze e facendo perdere le loro tracce. Appena è scattato l’allarme la Polizia e i Carabinieri si sono precipitati sul posto ma dei rapinatori nessuna traccia, nonostante la caccia all’uomo scattata immediatamente a Civitavecchia e nei comuni limitrofi. Le indagini sono affidati agli agenti del Commissariato di viale della Vittoria che hanno già ascoltato gli impiegati della banca e rilevato le impronte digitali sul luogo della rapina. Interessante capire come i malviventi, probabilmente professionisti del crimine, siano riusciti ad introdurre le armi all’interno dell’istituto di credito. Non è escluso che all’esterno dell’edificio uno o più complici abbiano fatto da palo.
Cronaca
2 Novembre 2011
Banca dell'Etruria, colpo da 700 mila euro