di ALESSANDRO D’ALESSIO
SANTA MARINELLA – Come previsto, sul bilancio l’opposizione ha presentato ricorso. Massimiliano Fronti, Carlo Mucciola e Paola Rocchi, in qualità di capigruppo dell’opposizione hanno infatti inviato una lettera al prefetto di Roma e al ministro dell’Interno, per chiedere l’annullamento del consiglio di venerdì, in cui è prevista la discussione e l’approvazione della manovra finaziaria. L’opposizione ritiene che il consiglio previsto per domani alle 16 sia stato convocato con procedure illegittime. «Il consiglio comunale sul bilancio – ha spiegato Massimilano Fronti – segue precise procedure che non sono state rispettate. Il bilancio è stato approvato in giunta il 24 aprile, ovvero sei giorni prima dalla data del consiglio e non trenta, come previsto dalla legge. Inoltre, dalla data di convocazione ad oggi non sono stati depositati ancora gli atti e il presidente del consiglio non ha dato un’adeguata informazione ai gruppi delle questioni sottoposte al consiglio, senza contare che ha convocato lo stesso senza che gli atti fossero stati predisposti e depositati presso la segreteria generale». «In questo modo – incalzano Fronti, Rocchi e Mucciola – viene meno ogni possibilità da parte dei consiglieri comunali di apportare emendamenti, in quanto gli stessi devono essere depositati entro e non oltre dieci giorni prima della data di convocazione; senza contare che non è stata nemmeno depositata la relazione dei revisori dei conti». «Inoltre – insistono dall’opposizione – il parere espresso dal segretario comunale in merito alla delibera di giunta di approvazione del Bilancio, rileva che manca la certificazione rispetto al tetto di spesa relativa al personale, lo schema di bilancio non contiene alcuna indicazione in merito alle previsioni di cui all’articolo 9 del regolamento di conabilità, che prevede che la direzione generale elabora la proposta complessiva di manovra finaziaria da proporre alla giunta setessa per quanto di sua competenza. Inoltre il segretario generale rileva che non vengono rispettate le previsioni del regolamento, secondo cui la proposta dev’essere approvata dalla giunta entro 30 giorni prima del termine previsto dalla legge». «Ma al di là delle questioni legali – affermano i consiglieri di minoranza – il consiglio comunale dello scorso 28 dicembre ha segnato un vero e proprio solco: non siamo più disposti a tollerare il comportamento di questa maggioranza, che continua a spadroneggiare, senza coinvolgere in alcun modo noi consiglieri di opposizione. Per questi motivi siamo certi che il prefetto accoglierà le nostre istanze, così come accadrà per il ricorso presentato per il porticciolo».