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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Bilancio, passa l’equilibrio e la delibera pro-Abruzzo

    di STEFANIA VIGNAROLI

    CERVETERI – Passa la delibera di equilibrio di bilancio nel Comune etrusco ma non senza battibecchi all’interno delle maggioranza. Il capogruppo del Pd, Carmelo Travaglia, ha invitato i consiglieri a votare a favore della revisione finanziaria, ma continua a gran voce a chiedere una comunicazione più trasparente all’interno della commissione. Il Pd non torna su sui passi e continua a sostenere la maggioranza solo dall’esterno. Approvato dunque il quadro economico che prevede l’investimento di 150mila euro a favore del progetto di recupero crediti in collaborazione con l’ufficio tributi, mentre i restanti 350mila euro rimangono vincolati in tutela del patto di stabilità. «Il patto di stabilità è un cappio al collo per le amministrazioni – dice il sindaco Ciogli- abbiamo bisogno di menti e risorse che facciano funzionare l’ufficio tributi, questa delibera permetterà di sbloccare il blocco occupazionale e darà respiro alle casse comunali». Sul Comune etrusco pesa come un macigno il mancato rispetto del patto avvenuto negli anni passati che gli ha fatto guadagnare il poco edificante titolo di ‘‘Comune non virtuoso’’. L’attuale amministrazione, tirando la cinghia, nel 2008 è riuscita a rientrare nei parametri di legge, il tetto massimo da non sforare è pari a 2.400.00 ma sembra che già solo le opere pubbliche in essere richiedano investimenti superiori alla cifra. «Non possiamo votare a occhi chiusi» commenta l’opposizione, ma al termine della seduta la delibera passa con 12 voti favorevoli, un astenuto e 8 contrari. Unanimità positiva invece alla delibera a favore dell’Abruzzo. La giunta ha deciso di donare i gettoni di presenza dei consiglieri e una mensilità del primo cittadino e del presidente del consiglio a favore della regione colpita dal terremoto. Rimane fissata per metà luglio la riunione del direttivo firmata Pd; gli ultimi incontri sono costati le dimissioni del segretario Franco Bornia. Continuano le trattative per sanare la frattura all’interno della maggioranza governativa.