TARQUINIA – Cosa c’è di più piacevole di una chiacchierata, in un bell’ambiente, sorseggiando del buon vino? Pensieri che scorrono, parole che vivono ed il sapore che le asseconda, rilassandole e spingendo a riflessioni e provocazioni. Ancor più, ancor meglio, se si parla di politica, magari mista alla storia, alla ricerca di connessioni, spiegazioni, interpretazioni di quanto è avvenuto in passato e quanto sta avvenendo e avverrà. Book&Wine, venerdì prossimo, 19 novembre, sarà tutto questo, e lo sarà con i migliori ingredienti possibili. A guidare la chiacchierata, sulla scia del suo libro Parola di Duce: come si manipola una nazione, sarà infatti un personaggio tra i più stimolanti ed interessanti dell’intero panorama giornalistico italiano, di cui rappresenta un caposaldo storico: Enzo Golino, fondatore de la Repubblica – per cui, per anni, ha diretto le pagine culturale – e saggista di straordinaria capacità critica nell’indagare tendenze e mutamenti del rapporto, nella nostra Italia, tra società e cultura. Ad introdurre l’autore sarà Daniela Carmosino, consulente editoriale e critica con particolare interesse nei confronti della narrativa contemporanea. Ad accompagnare questa discussione sull’utilizzo della comunicazione e del linguaggio a fini politici – tema nemmeno troppo velatamente riferito anche alla più stringente attualità, se non proprio quotidianità, nazionale – vini rossi italiani tra i più noti ed apprezzati nel mondo: il Chianti, ed in particolare quello della Fattoria di Gratena, uvaggio Sangiovese, ed il Classico degli Agricoltori del Geografico, uvaggio Sangiovese e Canaiolo. A presentarli, con la consueta, gioviale sapienza, i giovani sommelier della Fisar, abili nel far comprendere ai degustatori quegli aspetti eno-culturali magari nascosti agli appassionati meno esperti. La vivacità del colore, l’odore intenso ed il sapore, armonico ed asciutto, sono perfetto simbolo della vitalità che, non c’è dubbio, il tema proposto accenderà tra i presenti. Ancora una volta, un indovinato connubio, quasi metaforico, tra libro e vino, come nella filosofia di Book&Wine. “Per concludere – esordisce Marco Gentili, delegato ai rapporti Universitari e al progetto Agraria giovani sull’evento in questione – il vino o è buono o non lo è, non può neanche ingannare il palato. Le parole invece possono annebbiare, ingannare e ubriacare gli animi fino a spingere un popolo intero all’autolesionismo. Questo è quello che, in perfetta armonia con il nostro pensiero, Golino auspica di comunicare nell’intento di avvicinarsi ad una platea che purtroppo molto spesso si lascia raggirare da parole ingannevoli ed illusorie che ahimè generano dubbi e incertezze”.
Cronaca
2 Novembre 2011
Book & Wine: Enzo Golino presenta Parola di Duce