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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Borgo Odescalchi, i residenti contrari al senso unico

    CAMBIOCIVITAVECCHIA – I cittadini di Borgo Odescalchi alzano la voce sull’istituzione del senzo unico uin direzione Piazza Verdi: «Da quel momento – spiegano – bisogna obbligatoriamente percorrere via Bellini, via Puccini per poi immettersi sulla Via Castronovo. Non sarebbe una cosa strana, nè grave se non fosse che: in 200 metri di strada angusta sono presenti 5 curve ad angolo retto; che le autovetture parcheggiate rendono difficoltosa la manovra; che nell’ultimo tratto non sono presenti marciapiedi con elevato rischio per i pedoni; che negli orari di punta per immettersi su Via Castronovo, sono previste attese lunghissime .Si consideri – affermano i residenti – che i mezzi dell’Etruria servizi e tutti quelli aventi portata complessiva superiore ai 35 quintali, essendo del tutto impossibilitati a percorrere queste strade inevitabilmente contravvengono alla norma, percorrendo tutta la via in contromano. A questa follia come ha pensato di ovviare l’azienda municipalizzata? Con un vero capolavoro di esempio di servizio al cittadino: gli autisti dei mezzi della municipalizzata non entrano più nella via e i cassonetti sono stati spostati in Via Mascagni». In questa paradossale situazione 60 residenti (la quasi totalità), ad inizio di settembre, hanno inoltrato al Sindaco, al Comandante dei Vigili Urbani ed all’Assessore competente un’ istanza di ripristino del doppio senso, nella quale peraltro venivano avanzate non una, ma due proposte alternative. Ma in due mesi nessuna risposta. E allora i cittadini firmatari si chiedono:«È giusto che persone, anche anziane, debbano ogni giorno sottoporsi al rischio di una vera e propria gimkana? È giusto che nessuno si prenda la briga di rispondere ad una semplice ed urbana istanza, corredata da proposte percorribili e non onerose per le casse comunali? – e soprattutto -E’ giusto e legittimo che, cittadini che corrispondono regolarmente la pur onerosa tariffa per la raccolta dei rifiuti, debbano percorrere centinaia di metri per depositare il proprio sacchetto? È legittimo dover accettare una strada abbandonata, spesso senza luci, piena di buche, con la presenza di dossi inutili, , dotata di marciapiedi utili solo per i “bisogni” dei cani e al momento utilizzata anche come discarica a cielo aperto con gli inevitabili rischi igienico-sanitari? – Tutto questo – concludono i residenti – alla faccia del quartiere residenziale Borgo Odescalchi».