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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Cadavere in mare: si tratta di una donna

    di GIAMPIERO BALDI

    SANTA MARINELLA – Il corpo senza vita di una donna di cui non si conoscono ancora le generalità, è stato ripescato questa mattina intorno alle 12,30 da una motovedetta della Capitaneria di Porto di Civitavecchia. A segnalare la presenza di un cadavere che galleggiava a circa 150 metri dal tratto di costa della spiaggia libera attrezzata “Al 58°”, è stato un pescatore di Santa Marinella che stava tornando con la sua barca al porticciolo turistico. Giunto all’altezza del litorale a sud della cittadina, il pescatore ha rinvenuto il corpo di una donna vestito con jeans e maglietta, che galleggiava a filo d’acqua. Senza badare a rimuovere la salma, il pescatore ha chiamato immediatamente con il cellulare l’Ufficio Marittimo di Santa Marinella che, a sua volta, ha allertato la Guardia Costiera. Sul posto, poco dopo, è giunta una motovedetta della Capitaneria di Porto che, dopo il nulla osta del magistrato della Procura di Civitavecchia, ha caricato il cadavere sul natante per trasportarlo direttamente a Civitavecchia. In un primo momento si pensava che fosse una surfista, ma poi, considerato che l’abbigliamento non è quello utilizzato da chi fa sport con la tavola, si è pensato che potesse essere arrivato da qualche località vicina. Infatti, i forti venti di ieri e il mare mosso, possono aver trasportato il cadavere a Santa Marinella. Comunque, per verificare se la persona fosse della zona, la Capitaneria di Porto ha effettuato dei sopralluoghi nelle spiagge che solitamente vengono frequentate da pescatori subacquei e da surfisti. Attualmente, comunque, non sembra che sia stata fatta alcuna denuncia di persona scomparsa in mare, il che lascia presupporre che il cadavere possa essere stato trascinato dalla corrente a Santa Marinella. “Ho visto una massa uniforme galleggiare e mi sono avvicinato – dice Renato Fratarcangeli, il diportista di Santa Marinella – ma quando sono giunto nei pressi ho notato che era il corpo di una donna. Non ho fatto altro che chiamare il locale ufficio marittimo ed attendere che arrivasse la motovedetta della Guardia Costiera”.