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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Cade da cinque metri, grave un operaio

    CIVITAVECCHIA – È caduto dal tetto di un capannone in zona industriale, mentre stava eseguendo dei lavori di sistemazione proprio della struttura. Un operaio 34enne originario di Firenze è rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro nella tarda mattinata di oggi; le sue condizioni al momento non destano troppa preoccupazione, ma il ragazzo è stato trasferito in eliambulanza al policlinico Gemelli di Roma, dove si trova tuttora ricoverato in gravi condizioni per delle fratture multiple. A quanto pare avrebbe riportato delle lesioni al braccio e, si sospetta, anche una frattura al bacino. Motivo, questo, per cui non è stato possibile il trasferimento in ambulanza, subito accorsa sul posto, ma è stato necessario far giungere l’elisoccorso sul posto. L’operaio, secondo la prima ricostruzione effettuata dagli ispettori del servizio Spresal (Servizio Prevenzione e INCIDENTESicurezza Ambienti di Lavoro) della Asl RmF che stanno eseguendo le verifiche del caso, stava eseguendo dei lavori di sistemazione del tetto del capannone che si trova in via Siligato, in zona industriale, accanto al distributore di benzina Shell. Lavori che, a quanto pare, servono per l’installazione di pannelli fotovoltaici sulla struttura che, attualmente, non ospita alcuna attività. Per cause ancora in corso di accertamento, parte del tetto ha ceduto, facendo precipitare l’uomo a terra da un’altezza di circa 5 metri. Subito sul posto, oltre all’ambulanza, si sono portati anche i Vigili del Fuoco della caserma Bonifazi ed i carabinieri del nucleo radiomobile che hanno provveduto, soprattutto, a gestire la viabilità per l’atterraggio dell’eliambulanza. Il ragazzo è stato così trasferito al Gemelli per le cure del caso; l’area è stata invece interdetta per consentire i rilievi allo Spresal. Gli ispettori devono verificare se l’uomo stesse lavorando o meno con tutti i dispositivi di sicurezza idonei per un intervento in quota come quello che stava effettuando, se il tetto fosse tutto praticabile o meno e se le lavorazioni fossero svolte nella maniera corretta. Sul caso, al momento, non è stata aperta alcuna inchiesta, in attesa probabilmente delle risultanze dell’ispezione degli ispettori della Asl.