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    Lettere
    2 Novembre 2011
    Caffé dei Portici: arriva la licenza per le granite

    «E dopo qualche tempo, o per dire più precisamente, dopo poco tempo, ecco il felice epilogo dell’ ormai divenuto famoso “caso delle granite”. La lettera aperta al Sindaco ha suscitato un clamore molto maggiore di quanto immaginato o sperato. È evidentemente arrivata dappertutto, è stata pubblicata su ogni giornale locale. Gli articoli erano, alcuni da me autorizzati e condivisi, altri no, ma ciò comunque è servito a creare un caso. Il mio malcontento era dettato dal fatto che in una cittadina di mare come la nostra il commercio sul lungomare, a mio avviso si intende, andrebbe valorizzato e non lasciato in mano esclusivamente ad extracomunitari. Tutti gli imprenditori locali, tutte le idee degne di essere chiamate tali, tutto ciò che si presuppone porti gente, guadagno, passeggiate, commercio e movimento dovrebbe essere incitato e non represso. I locali, i bar, i chioschi, i negozi non dovrebbero temersi a vicenda. Nelle città di mare che si rispettino sono uno attaccato all’altro e c’è lavoro per tutti perchè tutti sanno il fatto loro, sanno che più idee si portano, più arriva gente, più si guadagna. E questo vale per tutte le forme di commercio. Spesso si cade nell’errore di farsi la guerra tra commercianti e così non si arriva proprio da nessuna parte ed è un peccato, un gran peccato. Certo c’è da dire che da cittadina di certo non mi potevo permettere di cambiare le cose o imporre idee personali, ma solo lamentarmi più o meno apertamente; ebbene queste mie parole son state colte evidentemente dalla persona giusta, Dimitri Vitali, capogruppo del Pdl e persona squisita che si è preso completamente carico della cosa e, con la collaborazione dell’ Ufficio del Commercio, ha fatto sì che questa licenza mi venisse concessa. Non so, o meglio, non credo che senza il suo interessamento io sarei mai arrivata da qualche parte, men che mai credevo che qualcuno si interessasse così alla cosa fino a risolverla in pochissimi giorni. E questa è la mia colpa e di tutti i cittadini che troppo spesso sperano che insulti faciloni, critiche distruttive e mai costruttive portino da qualche parte. Io non sono mai stata abituata ad ingiuriare, ad usare toni non consoni a quelli che un’educazione rigida mi ha sempre imposto. Sono abituata a proporre e non a gridare, e con persone come il sopracitato Dimitri ciò ha funzionato. Io spero, ma lo spero veramente, che la nostra politica cittadina diventi questo…diventi un gruppo di persone pronte ad ascoltare, diventi però anche un gruppo di cittadini, imprenditori, impiegati, turisti pronti a saper chiedere. Questo dovrebbe avere chi ci governa, la capacità di saperci capire e guidare. Ho visto tanti insulti volare a seguito della mia lettera, ho letto insulti volare dalla sinistra come dalla destra, ho visto tante parole dette solo per criticare a priori uno schieramento polito e mai l’idea che c’è alla base. E poi ho visto una persona che di parole ne dice veramente poche, ma che ha fatto ciò che un politico vero sa fare, i fatti.

    Grazie a te Dimitri, la prima granita, senza ombra di dubbio è la tua!»

    Maria Luisa Gassi