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    Sport
    2 Novembre 2011
    CALCIO. Civitavecchia, le mani di Boccolini sul secondo posto

    di RICCARDO VALENTINI

    CIVITAVECCHIA – E’ sempre più importante il contributo di Alessandro Boccolini al campionato del Civitavecchia. Domenica scorsa, oltre alla consueta sicurezza con la quale protegge la porta dei nerazzurri, il numero 1 della formazione di mister Petrelli è stato decisivo nella sfida al Corneto Tarquinia quando al 50’ ha ipnotizzato l’ex Spirito dagli undici metri, deviando la sua conclusione sul palo e conservando l’importantissimo 1-0 con il quale la Vecchia stava conducendo la penultima giornata d’Eccellenza (conclusasi poi 2-0). Ben cinque i rigori parati quest’anno dal ‘‘Bocco’’ (contro Foglianese, Fontenuovese, Fiumicino, Corneto e Lariano in coppa) sulle dieci conclusioni avversarie. Una percentuale del 50% di parate che fa del nerazzurro un vero e proprio ‘‘pararigori’’. Di questo ed altro abbiamo parlato proprio con Boccolini:
    Un altro rigore parato, ancora in un momento decisivo. Da dove è nata la parata? Fortuna o bravura?
    «Nel parare i rigori è indispensabile una gran dose di intuizione. Non mi ha neanche guardato e ho pensato che andasse ad incrociare il tiro, sono stato bravo a parare il tiro ma anche fortunato perchè la palla è andata sul palo e mi è tornata in mano».
    Domenica andrete a giocarvi le chance promozione, rappresentate dai playoff, sul campo del Monterosi, formazione che all’andata vi ha sconfitto e durante la quale volò qualche parola di troppo con alcuni giocatori (l’ex Ferranti). Sarà tosta?
    «Il Monterosi ha fatto un campionato superiore alle aspettative ed è reduce da dei grandi risultati (quattro vittorie di fila, e 20 punti nelle ultime otto giornate, ndc), per questo credo che ci darà del filo da torcere, non tanto per ciò che è successo nella sfida di andata. Fino ad ora non hanno regalato niente a nessuno, nonostante non siano più in ballo nè per la promozione nè per la retrocessione. Vorrranno conservare la sesta piazza per una questione di onore, e d’altronde è giusto così».
    I playoff sono vicini, qualora riusciste ad accedervi, quale sarà la chiave per il successo?
    «Nella mia carriera non ho mai giocato dei playoff, ma la formula con la quale sono concepiti (semifinale e finale, entrambe con sfide di andata e ritorno) ricorda le competizioni come la Coppa Italia, e quindi non sarà niente di nuovo. Dovremo continuare a giocare secondo le nostre caratteristiche, cioè quelle di un gruppo unito che esalta le prestazioni dei singoli, ma io al post season ancora non ci penso, la mia concentrazione è tutta per la partita di domenica a Monterosi, non ho in testa altro».