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    Sanità
    2 Novembre 2011
    Camera operatoria fuori uso al San Paolo

    CIVITAVECCHIA – Aumentano i problemi all’ospedale San Paolo. Dopo l’increscioso episodio del pronto soccorso al collasso, questa volta vanno messi in evidenza i disagi legati alla camera operatoria, che a partire da mercoledì mattina ha smesso di funzionare correttamente per via di un guasto alla cappa di aspirazione. La temperatura interna è salita fino a superare i 36 gradi, determinando la congestione delle attività. Sospesi e rinviati gli interventi chirurgici in attesa che i tecnici riescano a risolvere il problema. Il direttore sanitario ha minimizzato, parlando di lavori di adeguamento già in programma da tempo e attuati in un periodo “morto”. Affermazioni tuttavia smentite dagli stessi casi che si sono registrati in questi giorni all’ospedale, di gente in lista per un intervento successivamente spostato, guarda caso, a mercoledì, quando la cappa di aspirazione ha smesso di funzionare. Un paradosso che tuttavia non aiuta la sanità locale: operazioni chirurgiche sospese e assicurate solo le urgenze. E proviamo ad immaginare i chirurghi che trattano le urgenze a 36 gradi, senza aeratore, magari con i camici contenenti piombo e sotto la luce sparata dalla lampada scialitica. Davvero il massimo per un ospedale all’avanguardia.