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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Cammino delle Confraternite, in città 8220 pellegrini

    CIVITAVECCHIA – Tanta gente tutta insieme Civitavecchia non l’aveva mai vista, forse durante qualche concerto estivo di alcuni anni fa. L’Ottavo Cammino di Fraternità delle Confraternite del Lazio che si è svolto domenica scorsa nel porto e nel centro storico ha risvegliato l’anima dell’intera città. Imponente la macchina organizzativa e le cifre dell’evento: 8220 confratelli, 400 confraternite, 164 autobus e quasi tutti i ristoranti PORTOdi Civitavecchia e di gran parte del comprensorio. «Dopo le 5.000 presenze di Velletri che ha ospitato il 7° cammino – ha aggiunto il coordinatore regionale delle confraternite del Lazio Giacomo Catenacci – avevamo stimato un’affluenza di circa 6.000/6.200 pellegrini. Le iscrizioni sono state bloccate a quota 7.600. Alle ore 12,30 stavano entrando in città altri 10 pullman provenienti anche dall’Umbria e dall’Abruzzo». Suggestiva la cornice della manifestazione: un cocente sole agostano ha fatto risplendere in tutta la loro bellezza Porta Livorno e la fontana del Vanvitelli, dove è stato allestito un grande altare addobbato con fiori mentre dai merli di lungoporto Gramsci scendevano lunghi drappi colorati. Una mole impressionante di pellegrini che ha apprezzato in modo particolare la location, ma che ha dovuto fare i conti con un gran caldo. Circa 7.000 le bottigliette d’acqua distribuite alle quali sono state aggiunte altre 700 fornite dalla Protezione Civile. Una trentina gli interventi effettuati dalla Croce Rossa (attrezzata con tenda da campo) per soccorrere confratelli colpiti da malore. «Normale amministrazione viste le temperature – hanno commentato i responsabili del soccorso – soltanto una donna che scendendo dalle scale di Porta Livorno è caduta battendo la testa rendendo necessario il trasporto al San Paolo». Tante le autorità religiose, civili e militari presenti per l’occasione. Ospiti d’onore della manifestazione monsignor Armando Brambilla vescovo ausiliare di Roma e assistete ecclesiastico della Confederazione delle PORTOConfraternite delle Diocesi d’Italia, e Michelangelo Restaino Presidente del Comitato Organizzatore. Profonda la riflessione e il messaggio che il vescovo monsignor Chenis ha voluto inviare ai presenti durante l’omelia della celebrazione Eucaristica: «È necessario uscire da questa pigrizia che oggi non riguarda solo la fede ma tutti i campi del sociale. Se la Chiesa ha camminato per tutti questi secoli, proprio come hanno fatto le confraternite significa che nessuno è stato fermo. C’è bisogno di una cristianità dinamica e le confraternite dovranno sempre più essere istituzioni di carità attraverso il loro impegno pratico coerente e continuativo. Segni e simboli di affetto, colori che diventano annuncio del vangelo di Cristo». (Ma. Mar.)