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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    Cantieri, caos, immondizia e… gazebo: il centro vive già la sua "estate calda"

    CIVITAVECCHIA – I lavori di restyling del centro storico si sono estesi da piazza del Conservatorio a via Gorizia. Da lunedì mattina era stato istituito il divieto di sosta con rimozione lungo la strada che collega piazza del Conservatorio a via Mazzini, ma non avendo visto all’opera i mezzi residenti e commercianti avevano temuto che si stesse ripetendo quanto accaduto il mese scorso quando erano stati apposti i divieti ma dopo alcuni giorni l’assessorato alle manutenzioni guidato da Mauro Campidonico ci aveva ripensato. Da ieri invece l’area è stata transennata e la ruspa si è messa in moto proseguendo anche con una certa celerità. Come è classico dei cantieri i lavori hanno comunque portato in dote i soliti disagi e considerando che l’area è vicinissima al mercato facile prevedere che le prossime settimane saranno piuttosto calde non solo per l’aumento delle temperature. Soprattutto se non si provvederà al più presto a disciplinare in maniera più funzionale alla nuova situazione creata dai lavori la viabilità di via Mazzini, che al momento di mattina per la presenza del mercato ha una sola via di ingresso quella che porterebbe a zig zagare tra gli strettissimi vicoli adiacenti alle ‘‘Carcerette’’ provenendo da via Montegrappa. Considerando laPARCHEGGIO mole di traffico dell’area – soprattutto di mattina – c’è il rischio di ingorghi. Senza considerare le difficoltà che avrebbero i mezzi di Etruria Servizi nel raggiungere via Mazzini che già in una situazione normale presenta spesso secchioni straripanti e con il caldo piuttosto maleodoranti. Restando nel caos del centro da segnalare che da ieri sono cominciati dei lavori per la realizzazione di un gazebo del bar nella parte alta di via Cialdi. Lavori che sacrificano altri parcheggi, tra i pochi non a pagamento rimasti in città, e che tra l’altro vanno ad appesantire un’arteria cruciale per una viabilità cittadina già messa a dura prova dai cantieri ma anche dallo scarso senso civico dei cittadini.