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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Carabinieri al centro Boggi: Tidei interroga il Ministro

    SANTA MARINELLA – L’onorevole Pietro Tidei ha presentato un’interrogazione al ministro della Difesa onorevole Ignazio La Russa in merito alla gestione del centro Boggi di Santa Severa gestito dal consorzio Ri.Rei ed in particolare all’episodio accaduto lo scorso primo gennaio che ha visto l’intervento dei carabinieri presso il centro Boggi. Tidei chiede di sapere se il Ministro non intenda intervenire e fornire opportuni chiarimenti in ordine a diverse questioni. «Strani avvenimenti degni di attenzione – scrive Tidei – mi vengono segnalati dall’associane Agud, associazione genitori utenti disabili onlus e dagli stessi operatori riguardanti il centro ex art.26 “A.Boggi” di Santa Severa. In particolare il giorno primo gennaio 2011 alle 6,30 circa, si è verificato un fatto estremamente insolito: 4 autovetture dell’arma dei Carabinieri si sono fermate all’esterno del centro in prossimità del cancello d’entrata. Contestualmente una decina di militari in divisa sono entrati all’interno della struttura scortando all’uscita gli operatori che terminavano il turno di notte; gli stessi Carabinieri hanno inoltre accertato le generalità degli operatori del successivo turno di lavoro e stranamente scattato foto ad ognuno di essi. Dopo gli accurati ma alquanto anomali accertamenti i militari sono rientrati nelle proprie autovetture stazionando fuori dal centro, in prossimità del cancello d’ingresso sino alle 13; i familiari dei disabili ricoverati, che in quel giorno si sono recati in visita, hanno riscontrato di essere stati anche loro oggetto di fotografie da parte dei carabinieri i quali, hanno rasserenato gli animi e le preoccupazioni di tutti sostenendo che si trattava di un normale controllo di routine». «Tale imprevista azione – scrive ancora Tidei – ha destato ansia e preoccupazione sia per gli operatori che per gli utenti del medesimo centro. Gli stessi operatori e familiari, i quali ravvisano un comportamento assurdo da parte delle forze dell’ordine intervenute, si rivolgeranno alle autorità competenti per essere stati vittima di procurato allarme e per violazione della privacy». Tidei chiede se il Ministro non intenda sapere «chi ha richiesto l’intervento dei Carabinieri, a che titolo e per quali motivazioni; quale Comando o stazione ha ricevuto la richiesta di intervento e quali sono le motivazioni che hanno indotto i militari a procedere; quali reati sono stati ravvisati in sede di accertamento e a carico di quali persone; se nell’operazione condotta dai Carabinieri non siano stati violati i diritti a tutela dei disabili e dei lavoratori stessi».