TARQUINIA – Una mattinata all’insegna della solidarietà quella appena trascorsa al centro AVAD di Tarquinia. I bambini sono stati i protagonisti di una bella iniziativa dell’Arma dei carabinieri di Tuscania e Tarquinia, presente sul posto con il capitano Massimo Cuneo in prima linea. I militari hanno regalato doni natalizi ai bambini provenienti dalla Bielorussia, che sono ospitati da ormai 14 giorni in un centro di accoglienza gestito dal corpo italiano di soccorso conosciuto come “Ordine di Malta”. Proprio i bambini sono al centro di un progetto, -il cui responsabile è Gilda Venturini- denominato “Ljubljù”, che tradotto in italiano significa “ti voglio Bene”. Tutti conoscono i fatti del 26 aprile 1986, giorno dell’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl: da quel momento, la propagazione delle radiazioni nel terreno ed in particolare del cesio, è arrivata anche a contaminare i cibi e quindi a colpire gli essere umani. Maggiormente a rischio di malattie come tumori e leucemie, sono come noto i più piccoli, che non disponendo di elevate difese immunitarie, sono altamente vulnerabili. Per questo motivo, il progetto Ljubljù è nato con l’obiettivo di ospitare i bambini delle zone più colpite dalle radiazioni. I dati scientifici a disposizione dimostrano infatti che dopo un soggiorno di almeno 30 giorni, i bambini perdono dal 30 al 50% del cesio assorbito, riducendo così il rischio di ammalarsi. Il capogruppo CISOM di Firenze, Antonio Paganelli, è apparso ampiamente soddisfatto per la riuscita del progetto oltre che per l’ottima mattinata di solidarietà in collaborazione con i carabinieri, ed ha ringraziato in particolar modo il responsabile AVAD Filiberto Bellucci, che ha messo a disposizione la struttura per l’accoglienza dei bambini.
Cronaca
2 Novembre 2011
Carabinieri, doni natalizi per i bambini bielorussi