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    Politica
    2 Novembre 2011
    Caro Sindaco, si degnerà mai di rispondere?

    Sarà che il 17 (il giorno del mese di giugno in cui abbiamo pubblicato le prime domande rivolte al Sindaco) continua a godere tra i superstiziosi di una cattiva nomea, sarà che questa rubrica evidentemente un po’ imbarazza (chi è destinatario di domande a cui non ritiene di dover rispondere). Sta di fatto che di informare i cittadini riguardo a ‘‘cosa succede in città’’, a Moscherini non interessa minimamente. Mai una risposta alle tante domande della gente, mai un segnale di dialogo; solo altezzosità e tanta voglia di amministrare senza dover dar conto a nessuno. Neppure a chi lo ha votato.

    Abbiamo ricevuto oltre 300 domande, che serenamente e spesso neppure provocatoriamente, chiedevano risposte per questioni di interesse comune. Oggi chiudiamo la rubrica quotidiana, con la raccolta di tutte le domande che sarà pubblicata sul prossimo numero della Tribuna, in edicola il 17 luglio. Ovviamente, continueremo a pubblicare lettere e quesiti dei lettori che vorranno continuare a scriverci ed ai quali lanciamo noi una provocazione: organizzare una assemblea pubblica in cui riproporre questi ed altri interrogativi, invitando ancora una volta il sindaco a rispondere. Sappiamo bene che preferisce i monologhi al dialogo, ma la speranza è sempre l’ultima a morire. Oggi, per chiudere, vi riproniamo alcune delle domande più… gettonate.

    «Perché non pensare e progettare una città ‘‘normale’’ in cui non ci si debba per forza dividere in guelfi e ghibellini e in cui non si pensi ad opere ciclopiche che non si realizzeranno mai, ma a infrastrutture e lavori a misura d’uomo, realmente utili alla collettività?».

    Massimo

    «Perché, caro Sindaco, chi ieri era un ‘‘fenomeno’’ da incensare, nella quasi totalità dei casi con lei dopo un po’ si trasforma in un nemico da abbattere e da cacciare?».

    Paolo M.

    «Il traffico è sempre più in tilt, con parcheggi selvaggi, auto in doppia e tripla fila e nessuno che controlla. A quando il concorso per l’assunzione dei vigili urbani, finito nel dimenticatoio?».

    Stefano

    «Il cantiere Enel è agli sgoccioli. Perché nessuno parla più delle centinaia di lavoratori che hanno perso il posto o sono finiti in cassa integrazione? E che si sta facendo, pur con i limiti e le difficoltà del Comune, per affrontare la crisi occupazionale, visto che a Civitavecchia il tasso di disoccupazione è schizzato alle stelle?».

    Marina

    «Due anni fa il Sindaco dava per imminente, con tanto di interviste e conferenze stampa con gli imprenditori interessati, l’apertura di Panapesca e quella della fabbrica dell’olio in zona industriale. Sono tutti scomparsi, insieme ai posti di lavoro che avrebbero dovuto garantire?».

    Luigi

    «Gentilissimo Sindaco, ora che le casette di legno stanno in costruzione perché non se ne parla più? Sarà il caso di aprire le prenotazioni per la vendita delle casette tra quattro anni. Io sono la prima della lista. Voglio vedere come avrete poi la faccia di dirmi che sul mio terreno non la posso edificare».

    Rosetta Pazzaglia

    «Prima delle elezioni il sindaco affermò di essere il sindaco di tutti: perché è diventato solo il sindaco dei suoi pochissimi fedelissimi?»

    Luigi

    «Ma le holding non dovevano risolvere i problemi della città diventando operative

    già entro il 2007?».

    Andrea

    «Perché Lombardi rimane nonostante 3 anni di pessima gestione di Etm, Etruria, holding Hcs, gli errori gestionali, la condanna della Corte dei Conti per Etm e il negativo passato da amministratore di Palermo Ambiente Spa e il suo impegno

    part-time sul territorio dall’inizio dell’incarico?».

    Antonio Manunta

    «Vorrei avere qualche aggiornamento circa la realizzazione del “Parco dei Serbatoi”, opera che richiedeva la realizzazione di un bosco di 40 ettari nelle immediate vicinanze della nuova centrale a carbone Enel e a parziale compensazione – completamente finanziata dall’ente energetico – proprio del maggior impatto inquinante della riconversione a carbone, ma che il buon Sindaco non ha ritenuto cosi necessaria, mentre si ritiene impellente l’abbattimento di ulteriori alberi in città per lasciar posto a rotatorie e non».

    Massimiliano Di Grado

    Egregio Sindaco, pochi giorni fa ho lasciato la mia autovettura presso un parcheggio a pagamento gestito dall’Etm senza aver provveduto a pagare la dovuta tariffa. Per questo sono stato multato dagli ausiliari della sosta. Le sarei veramente grato se potesse chiamare il presidente, convocarlo nel suo ufficio e strigliarlo a dovere. Scusi se mi permetto, ma avendo letto qualche giorno fa del suo interesse per le vicende personali di alcuni cittadini, lei che è il Sindaco di tutti non mancherà di voler soddisfare la mia richiesta.

    Stefano Palmeri