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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Case abusive: ruspe in azione lungo il Mignone

    TARQUINIA – Ruspe in azione da stamane in località San Giorgio, a Tarquinia. Polizia fluviale e vigili urbani hanno avviato le operazioni di demolizione dei fabbricati abusivi realizzati lungo il Mignone, a ridosso del corso d’acqua. Polizia di stato, carabinieri e Guardia di Finanza, su ordine della Prefettura, hanno invece presidiato la zona, assicurando il mantenimento dell’ordine pubblico. L’azione forzata arriva dopo ben 18 anni di ricorsi. Non c’è stato, comunque, bisogno di ricorrere a forme di sfratto coattivo in quanto si tratta di abitazioni usate come seconde case per villeggianti o rifugi di pescatori, dunque trovate vuote. A dare il via alle operazioni di sgombero è stata la Regione Lazio attraverso l’Ardis, che ha dato l’ok alla distruzione di ben 24 strutture abusive: 10 baracche e 14 case, tra le quali anche ville di notevole valore economico. Le spese di demolizione, secondo quanto previsto nelle ordinanze, saranno addebitate ai costruttori delle case da demolire. Rase al suolo già quattro baracche. Nei prossimi giorni si continuerà con le operazioni che dovrebbero andare avanti per diverse settimane, fino al completamento delle strutture abusive. La pratica giudiziaria va avanti dal 1992 e dopo rinvii, ricorsi e controricorsi, oggi dalle carte bollate si è passati ai fatti con la demolizione vera e propria. Sul posto da stamane gli agenti della polizia del vicequestore Riccardo Bartoli che stanno gestendo l’ordine pubblico insieme ai carabinieri di Tarquinia coordinati dal luogotenente Stefano Girelli. Le case, realizzate a partire dagli anni ’70, erano nate come semplici baracche e rifugi per pescatori. Molti però le hanno trasforamate in vere e proprie case e addirittura ville del valore di centinaia di migliaia di euro, con scarichi fognari irregolari. Le costruzioni, realizzate a ridosso del fiume, sono anche molto pericolose in caso di alluvioni, visto il rischio straripamento del corso d’acqua.  (SEGUE)