TARQUINIA – Attimi di tensione a Tarquinia per la cerimonia di consegna dei 30 alloggi popolari di via Madre Teresa di Calcutta. Sono infatti rimasti col fiato sospeso i 30 assegnatari che attendevano l’arrivo dell’assessore regionale alle Politiche della Casa Teodoro Buontempo e del direttore dell’Ater di Viterbo Ugo Gigli, nonché del commissario dell’Ater Gianfranco Tosoni. In pochi minuti, intorno alle 17, si è infatti diffusa la notizia che le chiavi d’accesso agli appartamenti non sarebbero state affidate ai legittimi assegnatari, generando così agitazione tra i presenti. Subito, però, all’arrivo delle autorità, gli animi sono stati rasserenati e la festa, simbolica, ha preso il sopravvento tra brindisi e discorsi. Le consegne delle tanto attese chiavi avverranno materialmente a partire da domani, per i casi più urgenti, e proseguiranno a partire da lunedì per tutti gli aventi diritto. A fare gli onori di casa, ovviamente, il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola e l’assessore ai Servizi Sociali Enrico Leoni, impegnatisi in prima persona per riallacciare le fila di un discorso a lungo interrotto. Le case Ater di Tarquinia sono infatti attese dalla metà degli anni Novanta. «È uno splendido regalo di Natale. – ha dichiarato soddisfatto il primo cittadino – Il lavoro svolto dall’amministrazione, in particolar modo dall’assessore ai Servizi Sociali Leoni, ha permesso di raggiungere un traguardo importantissimo e atteso per 16 anni, da quando nel 1994 l’allora sindaco di Tarquinia Maurizio Sandro Conversini diede avvio al progetto. Questo obiettivo rappresenta inoltre una risposta concreta e significativa per arginare e combattere l’emergenza casa e una dimostrazione di come questo Comune sia vicino alle istanze della popolazione e, soprattutto, a quelle delle fasce sociali più deboli». Gli alloggi, ben rifiniti e distribuiti su due palazzine, hanno una superficie media variabile: dai più piccoli destinati a nuclei famigliari di una o due persone a quelle più grandi in grado di ospitare famiglie di oltre quattro persone. «In un momento di crisi economica come quella attuale, – ha affermato l’assessore Leoni – le istituzioni pubbliche devono essere capaci di effettuare scelte importanti e coraggiose a sostegno della collettività. Quest’amministrazione, in materia di politiche abitative, le sta prendendo e continuerà a farlo anche in futuro, individuando nuove aree di edilizia popolare e recuperando anche vecchi immobili».L’intervento per la realizzazione dei trenta alloggi è stato finanziato con delibera della giunta regionale numero 1830 del 1999 e con la delibera 833 del 2007. Il primo contratto d’appalto risale al 2002 e fu affidato all’Ati (Associazione temporanea di imprese) costituita dalle società Cogema e Fiover: i lavori vennero risolti, per gravi ritardi ed inadempienze contrattuali, con determinazione numero 59 del 6 giugno 2006. I lavori erano stati eseguiti con uno stato di avanzamento pari a circa il 50%. Con contratto d’appalto stipulato il 6 novembre del 2008, l’impresa Benedetta costruzioni ha assunto l’esecuzione dei lavori. L’intervento ultimato è costituito da due edifici speculari contenenti 2 corpi scala, ciascuno con ascensori: ogni edificio è articolato su quattro piani fuori terra, con 15 appartamenti a fabbricato, per complessivi 30 alloggi e relative pertinenze così distribuiti: piano terra, cantinole e locali condominiali; dal piano primo al piano terzo destinazione residenziale (30 alloggi, divise in cinque tipologie da mq 42,56 a mq 80,65). L’area esterna di pertinenza dei fabbricati è destinata a giardini condominiali e parcheggi scoperti. La superficie utile totale risulta di 1781,94 metri quadrati, la superficie non residenziale di 706,42 metri quadrati ed i parcheggi scoperti di 953,40 metri quadri.
Gli alloggi sono così suddivisi: 6 alloggi da 42,56 metri quadri: soggiorno – pranzo, cucina, camera matrimoniale, bagno. Altri 6 alloggi da 42 metri quadri: soggiorno –pranzo, cucina, camera matrimoniale, bagno. Ci sono poi altri 6 alloggi da 80,65 metri quadri (soggiorno – pranzo, cucina, camera matrimoniale, camera doppia, camera singola, bagno) ed infine 6 alloggi da 65,89 metri quadri con soggiorno –pranzo, cucina, camera matrimoniale, camera doppia e bagno. Gli alloggi sono tutti dotati di certificato di agibilità. Il costo di realizzazione tecnica dell’intervento ammonta a 1.084.856,35 €.
Cronaca
2 Novembre 2011
Case popolari, a Tarquinia consegna simbolica