CIVITAVECCHIA – Sarà una perizia tecnica a stabilire la fattibilità della realizzazione del ‘‘Villaggio della solidarietà’’ a San Liborio. Questa la decisione del sostituto procuratore Pantaleo Polifemo per dirimere una questione non del tutto chiara e che ha visto lavori iniziati, sospesi e poi ripresi, denunce, ricorsi al Tar, proteste vibranti di cittadini e residenti della zona. L’inchiesta avviata dalla Procura è tesa proprio a stabilire la regolarità dell’intervento, soprattutto sotto l’aspetto della temporaneità e della destinazione d’uso del terreno sul quale dovranno sorgere le 40 casette di legno destinate a tamponare, almeno per il momento, parte dell’emergenza abitativa dilagante. A giorni, quindi, il sostituto procuratore affiderà l’incarico ad un perito in grado di mettere, si spera, la parola fine alla vicenda. Una vicenda che, almeno per il momento, nonostante le tante proteste da parte soprattutto di parte della politica locale, ha visto il parere positivo da parte del Tar che, nei giorni scorsi, ha accolto in pieno tutte le motivazioni dell’amministrazione Moscherini, mettendo in evidenza la temporaneità dell’opera e il carattere di emergenza a cui si è appellato il Pincio per spiegare l’intervento, e quindi la legittimità degli atti. Dovrebbe invece finire sul piano esclusivamente civilistico la questione dell’accordo disatteso tra i proprietari del casale (che rivendicano la proprietà del terreno) e il Pincio.
Cronaca
2 Novembre 2011
Casette a San Liborio, la parola al perito tecnico