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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Caso Falleroni, Carai: "Una protesta senza fondamento"

    MONTALTO DI CASTRO  – “Per fortuna i cittadini di Pescia Romana sanno la verità in merito a tutta la vicenda”. Salvatore Carai, sindaco di Montalto di Castro, prende posizione riguardo alla protesta della famiglia Falleroni, che risiede proprio nella frazione montaltese. Spiega il primo cittadino: “In seguito ad alcuni colloqui sollecitati proprio dalla famiglia Falleroni, il Comune decise di acquistare l’immobile di loro proprietà a Pescia, dove era ospitata la locanda Diana, in Via dei Pini. Avevamo bisogno di uno stabile per il centro anziani e ci sembrò la soluzione ideale, oltretutto venendo incontro ad una famiglia del luogo”. Per tutta l’operazione furono necessari 750mila euro “e tutte le voci di spesa, come sa la famiglia Falleroni – continua Carai – erano chiaramente indicate nella delibera: ad ogni voce – acquisto, progettazione, ristrutturazione – era indicato un importo specifico. Per l’acquisto furono liquidati 450mila alla famiglia Falleroni, che cedette lo stabile con un apposito atto davanti al notaio”. Atto notarile che, ricorda Carai, che non è mai stato messo in discussione: “Mi sembra strano che si venga a protestare dopo anni, ma forse un motivo c’è”. “Da qualche tempo – prosegue il sindaco – non si sa a quale titolo la famiglia Falleroni pretende di aver riconosciuta dall’amministrazione comunale anche la restante parte della somma stanziata in delibera, vale a dire 300mila euro. Ma la loro pretesa non ha fondamento alcuno tanto che, a quanto mi risulta, nessun legale ha accettato di seguire il caso: l’atto firmato alla presenza del notaio parla chiaro”. Per Carai “tanto accanimento deriva forse dal fatto che, in seguito ad interventi di vigilanza edilizia, si è scoperto che la famiglia Falleroni aveva fatto degli investimenti su alcuni immobili di loro proprietà, risultati però abusivi e quindi non in regola con la legge”. Tra l’altro, chiosa il sindaco, “c’era stata anche la possibilità di condono, data dal Governo Berlusconi, ma non è stata sfruttata”. Conclude il primo cittadino: “Alcuni consiglieri d’opposizione, prima di farsi paladini di certe cause, dovrebbero guardarsi bene le carte, come è loro diritto. Il Comune di Montalto di Castro ha trasmesso tutti gli atti relativi alla vicenda alla Procura della Repubblica e agirà in tutte le sedi a tutela della credibilità del sindaco e dell’amministrazione”.