CIVITAVECCHIA – Si è chiusa con un rinvio a giudizio l’udienza preliminare per omicidio colposo a carico di Antonio Becattini, l’uomo che era alla guida di un Land Rover il 7 marzo 2009, quando sull’Aurelia bis investì la moto con a bordo il vicebrigadiere dei carabinieri del Nucleo Operativo di Civitavecchia Antimo Pedata. Il militare, a seguito dell’incidente avvenuto in località Turchina, perse la vita. Ieri si è conclusa la fase preliminare della vicenda giudiziaria. Una vicenda piuttosto complessa. Inizialmente, infatti, il pubblico ministero Bianca Maria Cotronei aveva chiesto l’archiviazione, a seguito di una perizia effettuata dall’ingener Giannuzzi. Archiviazione alla quale si era opposto il difensore della famiglia Pedata, l’avvocato Andrea Miroli. A quel punto il gip Mazzeo rinviò gli atti in Procura, disponendo una nuova perizia. La nuova consulenza, di fatto, ‘‘sconfessa’’ la precedente, individuando parte di responsabilità nell’incidente proprio a Becattini. Ieri quindi si è tornati di nuovo in udienza. L’avvocato Daniele Barbieri, legale dell’uomo, ha chiesto per lui il proscioglimento, mentre il pm e l’avvocato Miroli hanno spinto per il rinvio a giudizio, disposto poi dal giudice Andrea Postiglione. Nessun rito alternativo è stato chiesto dall’avvocato Barbieri: «Siamo in presenza di due consulenze opposte – ha spiegato – il dibattimento chiarirà la vicenda». Il processo inizierà quindi il 30 gennaio prossimo.
Cronaca
2 Novembre 2011
Caso Pedata, rinvio a giudizio per Becattini